Non solo sui media sudcoreani ma anche su principali siti dedicati al mondo dello spettacolo e della musica nelle ultime ore si continua a parlare dell’improvvisa morte di Goo Hara, stellina del K-pop del suo Paese e già membro di una delle band asiatiche più celebri, vale a dire le Kara. La 28enne infatti è stata trovata priva di vita nel suo appartamento e le circostanze della sua morte si tingono di giallo non solo perché il decesso arriva a circa un mese di distanza dal suicidio di un’altra artista molto amata dalle nuove generazioni sudcoreane, ovvero Sulli, ma anche perché la stessa Goo Hara aveva alcuni punti oscuri nel suo passato come ad esempio un tentativo di suicidio compiuto circa sei mesi fa e il ricatto del suo ex fidanzato che aveva minacciato di pubblicare dei video intimi che la riguardavano. Secondo alcune fonti di stampa tuttavia la morte della cantante non sarebbe un caso di suicidio perché nello stesso appartamento è stata trovata una breve nota, scritta di suo pugno e sul cui contenuto c’è ancora riserbo, che escluderebbe anche un gioco finito tragicamente; inoltre la Polizia Metropolitana di Seul ha aggiunto che al momento non ci sarebbero sospetti di condotte criminose, lasciando dunque aperta la pista di una possibile morte naturale. (agg. di R. G. Flore)
LA DENUNCIA AL SUO EX FIDANZATO L’ANNO SCORSO
È morta Goo Hara, la cantante sudcoreana che aveva fatto parte del gruppo K-pop femminile Kara. Il suo corpo è stato trovato domenica sera nella sua casa di Seul. Al momento non sono chiare le cause della sua morte: lo ha riferito la polizia che si sta occupando del caso. Circa sei mesi fa il manager di Goo Hara l’aveva trovata priva di conoscenza a casa sua. I media locali parlarono di un tentativo di suicidio da parte della cantante 28enne. L’artista si era poi scusata con i suoi fan e aveva rilanciato la sua carriera da solista: aveva tenuto un tour in Giappone e aveva pubblicato un nuovo singolo. L’anno scorso invece Goo Hara aveva denunciato l’ex fidanzato dopo che lui l’aveva minacciata di pubblicare un video in cui facevano sesso insieme, girati però senza che Goo Hara lo sapesse e senza che quindi avesse dato il suo consenso. Comunque in Corea del Sud la pratica illegale di filmare le donne senza consenso mentre sono svestite o durante un rapporto sessuale, per poi pubblicare il video online, è in forte aumento.
GOO HARA, MORTA CANTANTE K-POP UN MESE DOPO SULLI
Il governo della Corea del Sud è stato sollecitato a prendere provvedimenti più forti contro i colpevoli, che nella maggior parte dei casi sono uomini. Intanto il mondo della musica è di nuovo in lutto. Goo Hara è solo l’ultima di una lunga lista di artisti del K-pop che a partire degli anni Novanta si sono uccisi a causa della depressione, spesso denunciando un ambiente tossico. Sulli, ad esempio, è stata trovata senza vita lo scorso ottobre. L’attrice e cantante si era suicidata a causa del cyberbullismo di cui era stata vittima per il suo impegno nei confronti dei diritti delle donne. Ora un’altra giovanissima stella del K-Pop è morta. Tra l’altro Goo Hara era una grande amica proprio della collega scomparsa appena due mesi fa. Solo pochi giorni fa aveva lanciato un nuovo singolo “Midnight Queen”. Inoltre, era molto attiva sui social. E infatti i suoi account sono stati inondati di migliaia di messaggi da parte dei fan disperati.