Google scende concretamente in campo nella guerra tra Russia e Ucraina, al fianco della nazione capeggiata da Zelensky. Dopo aver bloccato varie applicazioni e piattaforme in Russia, come YouTube e Maps, Google fa ancora un passo in avanti per aiutare i tanti cittadini ucraini costretti ogni giorno a bombardamenti aerei, che stanno radendo al suolo intere città e uccidendo tantissimi civili. Gli ucraini riceveranno delle notifiche per essere avvisati in anticipo dei raid aerei. Le notifiche arriveranno direttamente sui loro smartphone Android.



A comunicare la decisione è stato lo stesso Google. L’azienda ha annunciato che sta collaborando con il governo ucraino per implementare un sistema di allerta per i telefoni Android. Tutti coloro che sono in possesso di uno smartphone Android nel Paese ormai sotto assedio russo dal 24 febbraio scorso, saranno avvisati dei raid aerei russi in modo tale da potersi rifugiare e poter salvare la propria vita, cosa che invece non è successa a centinaia di civili che hanno perso la vita nelle scorse tre settimane.



Notifiche per raid aerei su Android: l’iniziativa di Google

Google proverà concretamente a salvare la vita a milioni di ucraini che si trovano quotidianamente sotto attacco aereo. Kent Walker, presidente di Google per gli affari globali, ha spiegato l’iniziativa sul sito della compagnia: “Purtroppo milioni di persone in Ucraina dipendono ora dagli avvisi di attacco aereo per cercare di mettersi in salvo. Su richiesta e con l’aiuto del governo ucraino, abbiamo iniziato a implementare un sistema di avvisi di raid aerei per gli smartphone Android in Ucraina. L’iniziativa è complementare rispetto ai sistemi di allarme antiaereo già esistenti nel Paese e si basa sugli avvisi trasmessi dal governo ucraino”. Dunque si tratta di una collaborazione tra Ucraina e Google che si basa al sistema di allarme antiaereo già in auge nel Paese colpito dalla guerra.



Come rivelano fonti e dati ucraini, i raid aerei russi nel Paese hanno finora ucciso più civili che militari. A dichiararlo è stato il ministro degli esteri Oleksij Reznikov, che ha spiegato: “Voglio che questo sia noto non solo a Kiev, ma in tutto il mondo”. I numeri dell’Alto Commissariato dell’Onu per i Diritti umani, aggiornati al 9 marzo, parlavano di 549 civili ucraini uccidi e di 957 feriti.