Lo strumento gratuito di intelligenza artificiale di Google, Bard, sarà disponibile in 180 Paesi in inglese, giapponese e coreano ma presto in 40 lingue. All’evento annuale degli sviluppatori di Google, Google I/O 2023, Sundar Pichai, ceo di Google e Alphabet, ha spiegato di volerlo rendere disponibile e utile per tutti. Prosegue dunque la competizione con Microsoft, che la scorsa settimana ha presentato la sua intelligenza artificiale, Bing, in grado di generare testi e immagini. Sissie Hsiao, vicepresidente di Google e direttore generale di Google Assistant e Bard, ha spiegato nel corso della presentazione che”molto presto” Bard sarà disponibile nelle “40 lingue principali” del mondo.



L’intelligenza artificiale si potrà utilizzare non solo sulla stessa piattaforma ma si potranno esportare le risposte ottenute anche su Gmail e Google Docs, “poiché le persone spesso chiedono aiuto a Bard per scrivere email e documenti”. Il chatbot sarà in grado di fornire risposte multimodali con testo e immagini, proprio come quello di Microsoft. Come sottolinea Agi, da un lato incorporerà immagini nelle risposte mentre dall’altro saranno gli utenti stessi che potranno porre a Bard domande con foto. Si potranno dunque caricare foto per il riconoscimento. “Nei prossimi mesi, integreremo Adobe Firefly, che consente di generare immagini utilizzando il testo, in Bard. Pertanto, le persone saranno in grado di generare nuove immagini”, ha spiegato ancora Google.



La sfida con Microsoft

Google ha presentato il suo strumento di intelligenza artificiale, Bard, solo pochi giorni dopo Microsoft che ha integrato la tecnologia DALL-E 2 di Open AI per creare immagini utilizzando anche il testo. “A partire dalla prossima settimana, renderemo le sezioni di codice ancora più precise visualizzando i blocchi di codice specifici che vengono recuperati insieme a qualsiasi informazione di licenza pertinente. E questo si applicherà anche alla citazione di contenuti narrativi su tutta la linea” ha annunciato ancora Google: la sua AI si differenzia proprio per la trasparenza delle fonti.



Google ha annunciato anche il lancio di PaLM 2, il nuovo modello linguistico (LLM) di Google, che consentirà migliori capacità matematiche, logiche e di ragionamento e di programmazione. Include più di 100 lingue ed è stato addestrato su 20 linguaggi di programmazione, come sottolinea Agi. Ci sarà poi anche un nuovo editor di foto, “Magic Editor”, alimentato dall’intelligenza artificiale: trasformerà le immagini senza strumenti professionali. PaLM 2, il nuovo modello linguistico (LLM) di Google, includerà anche articoli scientifici e pagine Web contenenti espressioni matematiche.