Il consueto Doodle che Google propone nella sua home page quest’oggi è in versione per così dire autocelebrativa dal momento che la multinazionale di Mountain View ricorda il 23esimo anniversario del motore di ricerca più utilizzato al mondo. E stavolta, oltre al solito artwork con la candelina che serve a festeggiare la ricorrenza, c’è anche un breve post sul blog ufficiale di Google in cui si parla del modo in cui le nostre vite siano cambiate da quel lontano 1998 e tutto grazie all’incontro tra due esperti di computer, ovvero Sergey Brin e Larry Page, gli ideatori del prototipo di un primitivo search engine che di fatto diede ufficialmente il via alla lunga avventura di Google Inc.



“Ogni giorno ci sono miliardi di ricerche in più di 150 lingue in tutto il globo” si legge ancora nel post vergato in inglese, un aspetto incredibile se si pensa che tutto era partito da un semplice server ‘casalingo’ riposto in una sorta di mobile armadio e che invece ora conta ben 20 Data Center in diversi angoli del mondo. Come si ricorda, tuttavia, il primo ‘web crawler’ vide la luce due anni prima, nel 1996, con la home page dell’Università di Stanford, frequentata allora da Bryn e Page, come pagina di partenza… (agg. di R. G. Flore)



TRA LE CELEBRAZIONI E… IL LANCIO DI ANDROID 12

Con la giornata di oggi inizia un mese senza dubbio ricco per quanto riguarda Google. Si comincia con il Doodle che festeggia il 23esimo compleanno, quindi il prossimo 4 ottobre verranno presentati i nuovi Pixel 6 (data non ancora confermata) e anche il sistema operativo Android 12. Il 5 ottobre (anche se qualcuno ipotizza come data più probabile il 19), potrebbe tenersi un evento speciale di Google, di cui vi abbiamo parlato anche nel focus più sotto, mentre il 28 dovrebbe scattare la vendita dei nuovi smartphone di Big G.

A riguardo va ricordato che i dispositivi non saranno disponibili, almeno per il momento, per il mercato italiano, ma esclusivamente per gli Stati Uniti. Google sta lanciando in proposito una serie di campagne pubblicitarie, dimostrando come l’intenzione dell’azienda di Mountain View sia quello di ritagliarsi una fetta di mercato maggiore rispetto a quanto accaduto in passato. Basti pensare che la società ha comprato un’intera pagina del Newyorker, uno dei magazine più noti della Grande Mela, dove si mostrano le 6 versioni del nuovo Pixel, tre per la versione standard e altre per il Pro. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



GOOGLE, 23ESIMO COMPLEANNO CON IL DOODLE E UNA SPECIALE OFFERTA PER GLI UTENTI

Grande festa oggi in Google: il motore di ricerca più famoso e utilizzato al mondo, ha tagliato il traguardo delle 23 candeline, e per l’occasione si autocelebra con un bel Doodle con tanto di torta di compleanno. Ovviamente Big G non poteva far passare così “in sordina” questo giorno speciale e di conseguenza ha deciso di fare un bel regalo a tutti, ovvero, un bello sconto per acquistare i propri prodotti. Volando sul Google Store potrete così ottenere un interessante 20% di sconto su tutti i prodotti dedicati e l’offerta sarà valevole per tutta la giornata di oggi, fino all’una del 28 settembre, domani.

Come ottenere questo sconto? Per farlo vi basterà inserire il codice “GOOGLEBDAY” durante il checkout, anche se l’offerta non sarà valida per tutti i prodotti. Ve ne sono infatti alcuni esclusi dalla promozione, leggasi Chromecast con Google TV, Nest Hello, Nest Camera indoor, FitBit Charge 5 e infine FitBit Charge 4 Tracker. Dovrete quindi scegliere fra Pixel 4a, dispositivi Nest (Hub), Google Wifi e Google Stadia, la console videoludica di Big G, di conseguenza potrete trovare senza dubbio qualcosa di interessante. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)

GOOGLE, BIG G FESTEGGIA IL 23ESIMO COMPLEANNO E SI PREPARA ALL’EVENTO MISTERIOSO…

Google dedica il suo Doodle di oggi a se stesso. Compie infatti oggi 23 anni il motore di ricerca più famoso al mondo, il sito più visitato di sempre nonché fido compagno di viaggio per tutti gli internauti. Una bella vignetta celebrativa con tanto di torta accompagna questa giornata speciale, e intanto, dopo i festeggiamenti, Google si prepara ad un nuovo evento. Martedì 5 ottobre, secondo alcune indiscrezioni riportate dalla testata CNET, Big G pare abbia in serbo qualcosa di particolare anche se al momento non è ben chiaro cosa. Non sembrerebbe trattarsi della nuova famiglia Pixel, leggasi il 6 e il 6 pro, ma semmai qualcosa riguardante la linea Nest, ovvero, tutto ciò che è inerente alla domotica o comunque all’assistenza intelligente per la casa.

Inoltre, sempre secondo gli esperti di informatica e tecnologia, è probabile che ci saranno ghiotti aggiornamenti riguardanti Google Maps nonché Travel. Tornando a Google e ai Pixel 6, secondo le ultime la loro presentazione dovrebbe avvenire il prossimo 19 ottobre, quindi poco dopo la metà del mese, e sono molti coloro che hanno sottolineato in rosso questa data. Nulla di più è trapelato, di conseguenza bisognerà capire, se proprio approfittando di questa giornata di celebrazioni, qualcosa verrà spiegato di più nei prossimi giorni se non nelle prossime ore. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)

GOOGLE, QUANDO PAGERANK DI LARRY PAGE E SERGEY BRIN RISCHIÒ DI FINIRE A EXCITE

Google si concede un pizzico di autocelebrazione e dedica il doodle di oggi, 27 settembre 2021, al suo compleanno. Lo aveva già fatto, Google, quando compì 18 anni, e diverse volte ancora, seguendo la propria crescita negli anni, che si consolidava sempre di più. Ora Google ha l’età per finire il college e diventare completamente adulto. Oggi, se la mission di Google rimane la stessa delle origini, siamo ormai molto avanti rispetto a quell’incontro casuale tra i suoi fondatori in un campus universitario e ai loro primi tentativi di creare il sistema che avrebbe cambiato la vita di miliardi di persone sulla terra.

E così Google è cresciuto fisicamente e tecnologicamente partendo da un armadietto di una università americana e un algoritmo di ricerca semplice ma innovativo (il celebre PageRank) ed via via migliorato, fino ad arrivare a una dimensione globale con più di 20 data center nel mondo e un software interamente e costantemente riscritto, migliorato e implementato dai migliori programmatori del mondo.

GLI ESORDI DI GOOGLE, BACKRUB E PAGERANK

La forza di Google degli esordi è senza dubbio contenuta nell’idea innovativa di determinare la pertinenza di una pagina rispetto alla ricerca di un utente sottomessa al motore di Google non già in base a quante volte quel termine si ripetesse nella pagina (il che portava a risultati di bassa qualità e ben presto non sarebbe stato più gestibile se non con onerosi controlli antispam rendendo estremamente macchinoso e lento il motore di ricerca), bensì alla qualità e alla quantità di link che una pagina riceveva e dava alle altre. Questa scelta si rivelò subito vincente rispetto a quelle operate da colossi del settore dell’informatica, che continuavano a basare i propri algoritmi su parametri facilmente alterabili artificialmente.

Nonostante quindi all’inizio Google non avesse nemmeno una homepage, appoggiandosi infatti a una pagina fornita dall’Università di Stanford, la sua qualità si dimostrò nettamente superiore. Il progetto, che prima dell’incontro tra Larry Page e Sergey Brin era denominato BackRub, funzionava sottoponendo i risultati del web-crawler all’algoritmo elaborato appunto da Page e Brin, il già citato PageRank che era in grado di gestire l’output dello spider (una serie di link ordinati per importanza a partire da una pagina) determinando quindi la maggiore o minor pertinenza di una pagina rispetto alla ricerca dell’utente in base al numero e alla qualità di questi link. Insomma, sfruttando un livello di valutazione umana delle pagine, i fondatori del motore di ricerca sono riusciti a integrare l’intelligenza artificiale con quella valutativa più evoluta degli esseri umani (che sono coloro che creavano i link tra i contenuti.

GOOGLE, QUANDO RISCHIO DI ESSERE VENDUTO A EXCITE

Certo anche per Google e i suoi fondatori è stata indispensabile un po’ di fortuna per poter arrivare al successo mondiale che hanno raggiunto. E questo colpo di fortuna non fu già nella scoperta dell’algoritmo che fu il cuore di Google (quella è stata abilità, competenza e intuizione principalmente), quanto la mancata acquisizione da parte di Excite del giovanissimo e molto trendy motore di ricerca. E furono proprio i fondatori di Google a proporre l’affare al colosso, che però rifiutò l’acquisto. Alla fine del 1998, Google aveva un indice di circa 60 milioni di pagine.

La home page era ancora contrassegnata come “BETA”, ma un articolo su Salon.com sostenne già che i risultati di ricerca di Google fossero migliori di quelli concorrenti come Hotbot o Excite.com e lo elogiarono per essere tecnologicamente più innovativo rispetto ai siti portale sovraccaricati (come Yahoo!, Excite.com, Lycos, Netscape’s Netcenter, AOL.com, Go.com e MSN.com) che a quel tempo, durante la crescente bolla delle dot-com, erano visti come “il futuro del web”, in particolare dagli investitori del mercato azionario. All’inizio del 1999, Brin e Page decisero di voler vendere Google a Excite. Andarono al CEO di Excite George Bell e si offrirono di venderglielo per 1 milione di dollari, ma la Excite respinse l’offerta. Vinod Khosla, uno dei venture capitalist di Excite, disse al duo che avrebbero pagato non più di 750.000 dollari, ma Bell respinse di nuovo. Solo poco più di 20 anni più tardi, nel 2020 Google era diventata una società di nome Alphabet. Che ha fatturato 182,5 miliardi di dollari.