Giorgio Gori chiede aiuto alle famiglie. L’estate inquieta dei giovani, tra risse e vandalismi, preoccupa il sindaco di Bergamo. Infatti, domani il Consiglio comunale si riunirà per affrontare il tema sicurezza. L’ultima ordinanza in vigore da domani vieta il consumo di alcol negli spazi a uso pubblico dalle 18 alle 5 del mattino. «Ci sono gruppi di ragazzi che tendono a fare un uso eccessivo di alcol e spesso a generare schiamazzi. Sono stati segnalati anche episodi di vandalismo», spiega Gori al Corriere della Sera. Quindi, si è deciso di rafforzare i controlli, poi dal 1° luglio scatterà per tutto il giorno il divieto di consumo di alcolici nella zona della stazione e nelle vie limitrofe. La situazione sembra essere peggiorata dopo la pandemia Covid. Ma per il sindaco di Bergamo ci sono due fenomeni. Il primo riguarda l’uscita da un lungo periodo di restrizioni. «Giovani, adolescenti e ragazzini sono molto agitati. C’è una comprensibile voglia di stare insieme e divertirsi». Ma si riscontra puro un consumo eccessivo di alcolici e in alcuni casi di sostanze. «Parlo di gruppi di ragazzi e ragazze con anche una componente straniera, diciamo del 30%, che si spostano in diversi posti della città, molti arrivano da fuori Bergamo».
RAGAZZI INQUIETI? GIORGIO GORI “BACCHETTA” I GENITORI
Giorgio Gori è consapevole che le istituzioni debbano fare la loro parte, ma chiede l’aiuto delle famiglie. «Non è possibile che un ragazzo stia fuori tutte le sere fino alle 3 e torni ubriaco e che i suoi genitori non lo sappiano o glielo consentano». Al Corriere della Sera tira fuori poi un altro rimprovero per i genitori che è destinato a far discutere: «Ho anche l’impressione che questi ragazzi abbiano troppi soldi in tasca. Si possono permettere tre, quattro, cinque drink a sera e magari comprarsi pasticche e qualcos’altro». C’è poi il fenomeno dello spaccio, soprattutto nei pressi della stazione. «Ma credo che il tema sia da capovolgere: c’è spaccio dove c’è consumo». Il sindaco di Bergamo ammette che le istituzioni, anche a livello regionale, stanno facendo poco o niente. Per questo intende parlarne con l’assessore regionale Letizia Moratti, «che è una persona molto attenta al tema, sensibile, ha un impegno personale lodevole legato all’esperienza di San Patrignano». L’auspicio di Giorgio Gori è che nascano iniziative da portare avanti insieme. A proposito delle critiche che gli arrivano dalla Lega: «Noi abbiamo una visione un po’ diversa rispetto alla Lega, che ha una visione poliziesca». Per aumentare i controlli servono agenti, telecamere, servizio antidroga con unità cinofila, ma a Bergamo arriveranno anche i droni. La Lega propone di dotare gli agenti di pistole al peperoncino. «Non mi sembra il tema centrale. Comunque stiamo lavorando per dotarli dei bastoni estensibili per l’autodifesa».