Sono tre le vittime causate dall’esplosione di una palazzina in quel di Gorizia, nella notte fra mercoledì 19 e giovedì 20 giugno. Inizialmente sono stati trovati i due corpi della coppia che abitava in uno dei tre appartamenti dello stabile, poi, nelle ore successive è stato trovato anche il cadavere del terzo ed ultimo inquilino. Rodolfo Ziberna, il prima cittadino della nota località friulana, ha parlato così: «Ritenendo di interpretare il sentimento dei goriziani ho voluto proclamare il lutto cittadino – le parole riportate da Il Friuli – sabato sarà esposta la bandiera a mezz’asta per rispetto alle tre vittime del tragico crollo avvenuto questa mattina in viale XX Settembre. Appena rientrato a Gorizia – ha aggiunto – mi sono recato sul luogo della tragedia e ho parlato con alcuni dei soccorritori che, purtroppo, nonostante il grande impegno, nulla hanno potuto fare per le tre persone rimaste coinvolte, se non estrarre i loro corpi dalle macerie. E’ un dramma che, per come si è consumato, ha scosso tutti per il suo epilogo. Inizialmente si sperava di ritrovare qualcuno ancora vivo ma così non è stato e il pensiero non può che andare ai famigliari delle tre vittime e al loro dolore». Al momento non sono ancora chiare le cause dell’esplosione, anche se le prime ipotesi parlano di probabile fuga di gas: «Ritengo sia opportuno – le parole del sindaco – lasciare lavorare gli inquirenti evitando ipotesi o supposizioni finchè le indagini non saranno concluse». (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



GORIZIA, CROLLA PALAZZINA: 3 MORTI

«Uno scenario di guerra»: così i pompieri sul crollo della palazzina di Gorizia, dramma consumatosi dopo un’esplosione. Come riporta Il Piccolo, il bilancio è salito a tre morti ma proseguono le ricerche tra le materie per escludere definitivamente la presenza di ulteriori vittime. Intervenuto ai microfoni dell’Ansa, il sindaco Rodolfo Ziberna ha spiegato: «I vigili del fuoco stanno valutando l’ipotesi che a provocare l’esplosione di questa mattina, che ha causato tre vittime, siano state delle bombole di Gpl». Prosegue il primo cittadino: «È stata confermata la piena tenuta dell’impianto di distribuzione del metano così come è stato appurato che i lavori di ristrutturazione dell’immobile, eseguiti due anni fa, non hanno riguardato le condutture. Per questa ragione i sospetti si stanno concentrando sulle bombole: alcuni vigili del fuoco sono stati calati sul retro dell’immobile distrutto per cercare di appurare cosa possa essere accaduto». (Aggiornamento di Massimo Balsamo)



GORIZIA, CROLLA PALAZZINA DOPO ESPLOSIONE

Tremenda esplosione avvenuta nella notte fra mercoledì 19 e giovedì 20 giugno, in quel di Gorizia. Un appartamento sito in via XX Settembre al numero 87 è esploso, forse per via di una fuga di gas. I vigili del fuoco, come riferisce Il Fatto Quotidiano, sono intervenuti tempestivamente, mettendosi alla ricerca di eventuali persone coinvolte: due sono state ritrovate senza vita, la coppia che abitava nell’abitazione esplosa, mentre risulta al momento dispersa una terza persona, che abitava al piano di sotto di quello deflagrato. Secondo quanto riportato dall’agenzia Ansa si tratterebbe di un disabile, e non è da escludere che sia vivo ma impossibilitato a muoversi. Al lavoro vi sono numerose squadre dei vigili del fuoco della zona, che si stanno avvalendo di un mezzo scavatore e dell’aiuto delle squadre Usar e delle unità cinofile.



GORIZIA, ESPLODE UNA PALAZZINA: DUE MORTI E UN DISPERSO

Secondo le indiscrezioni emerse pare che nell’aria vi sia ancora un forte odore di gas, e di conseguenza i tecnici preposti sono al lavoro per cercare di interrompere la fuoriuscita, che potrebbe provocare altri danni. All’indagine stanno lavorando i carabinieri del comando provinciale di Gorizia, e i militari hanno spiegato che la palazzina esplosa era costituita da tre appartamenti: uno vuoto, l’altro occupato dalle due vittime, e un altro invece dal disabile. Verifiche sono in corso anche sulle palazzine adiacenti, che non è da escludere possano essere rimaste danneggiate dopo l’esplosione, visto che l’onda d’urto pare sia stata tremenda, stando al racconto dei testimoni. In base a quanto emerso, pare che recentemente sarebbero stati effettuati dei lavori sulle condutture di gas della strada, ma il vicesindaco di Gorizia, Stefano Ceretta, ha smentito: «In questa strada non c’erano lavori in corso. Bisogna quindi accertare le cause dello scoppio. Al momento sono stati fatti controlli sulla rete gas che non hanno dato esito di eventuali disfunzioni».