Miguel Gotor, storico che ha collaborato con Marco Bellocchio alla realizzazione di “Esterno Notte”, la fiction su Aldo Moro, ha replicato a Maria Fida, la figlia del presidente della Democrazia Cristiana rapito e ucciso, la quale ha velatamente affermato che quanto visto sul piccolo schermo non rispecchia la realtà.
“Rispondo con le parole lapidarie con cui la sua famiglia commentò a caldo l’omicidio del congiunto: ‘Sulla vita e sulla morte di Aldo Moro giudicherà la storia’. Provo un grande rispetto per la sua persona e per il dolore che ha vissuto insieme con il figlio Luca e ho apprezzato i libri che ha scritto sul padre, che abbiamo utilizzato anche come fonte del racconto. Ma certo questa vicenda non è una storia privata”, ha affermato in una intervista a La Stampa. Inoltre, ha rivelato di avere avuto contatti con gli altri figli: “Con Agnese e Giovanni ci sono stati scambi di messaggi e un incontro. Per quanto mi riguarda a loro mi lega un rapporto di stima e di amicizia”.
Gotor: “Storia Aldo Moro non è privata”. La fiction Esterno Notte
In merito alla realizzazione di “Esterno Notte”, lo storico Miguel Gotor ha sottolineato che, essendo una fiction, è inevitabile che non rispecchi al cento per cento la verità. “Un film è per definizione un’opera di finzione o, come si dice ora, di fiction. Credo che la libertà artistica, che naturalmente è anche libertà di invenzione e di creazione, sia il bene supremo da tutelare”, ha sottolineato.
E aggiunge: “Un film che sceglie come argomento di partenza un fatto storico è equiparabile a un romanzo storico, un genere anfibio su cui esiste un dibattito plurisecolare che è incentrato sui rapporti tra verità storica, verosimiglianza e invenzione”. Premesso ciò, “tutto il lavoro è stato improntato al massimo rispetto non solo della figura di Aldo Moro, ma di tutti i protagonisti di questa tragedia”, ha concluso.