La Piattaforma Rousseau ha detto “Sì” (al 79% contro il 21% di contrari tra gli iscritti del M5s) e così nasce ufficialmente – in attesa del giuramento al Colle – il Governo Conte-bis con Partito Democratico, Liberi e Uguali e Movimento 5 Stelle. «Io credo che dobbiamo essere molto orgogliosi che tutto il mondo ha aspettato la pronuncia di questi 80 mila cittadini italiani su una piattaforma digitale che e’ unicum al mondo», ha spiegato il Ministro del Lavoro Luigi Di Maio in una conferenza stampa post-risultati, «In meno di un mese si è risolta una crisi di governo, attraverso un metodo diverso, non nelle segrete stanze, ma con un percorso che viene dal lavoro fatto in questi anni, mettendo in piedi un programma, poi chiedendo un confronto su quel programma al Pd». Il capo politico del M5s ha poi spiegato con chiarezza come «Siamo e Saremo l’ago della bilancia di ogni legislatura, siamo una forza per la stabilità e non dell’instabilità»; non sono mancate frecciatine all’ex alleato di Governo Salvini, visto come il vero responsabile di questo nuovo Governo che sta per nascere «La crisi c’è stata per un gesto irresponsabile di Salvini e della Lega. Al governo ci potevi stare – ha aggiunto il vicepremier “tradito” – e hai deciso di metterti da parte». Durissima la replica del leader leghista, «orgoglioso che la Lega resti fuori dal mercato delle vacche. Il governo delle poltrone dura poco, non possono scappare dal voto per sempre. A testa alta, pronti a difendere gli Italiani e a tornare a vincere! Onore e dignita’ valgono piu’ di 100 ministeri, #maicolPD». Soddisfatto anche il Segretario del Pd Nicola Zingaretti, «Con la chiusura del lavoro programmatico si è fatto un altro passo avanti per un Governo di svolta. Ridurre le tasse sul lavoro, sviluppo economico, green economy, rilancio di scuola, università e ricerca, modifica radicale dei decreti sicurezza. Ora andiamo a cambiare l’Italia». Per il cronoprogramma della crisi di Governo che ora va verso la chiusura ufficiale vedrà con ogni probabilità domani mattina la salita di Conte al Quirinale da Mattarella per informarlo del programma di Governo e soprattutto per consegnare la lista dei Ministri del nuovo esecutivo giallorosso.



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RENZI OTTIMISTA SUL GOVERNO CONTE-BIS

«Non credo che il M5s voglia suicidarsi e che ci siano dubbi: è un atto di responsabilità, se non si va a un governo si va a elezioni con l’aumento dell’Iva e la recessione, non solo un bagno di sangue per l’Italia ma anche per i grillini. Sono ottimista perché facciano prevalere il buonsenso»: a parlare è Matteo Renzi, del tutto sereno sull’esito del voto Rousseau col qualche si decidono le sorti del Governo Conte-bis. L’ottimismo però non risiede solo nell’ex premier “regista” dell’intera operazione giallorosso, anche i mercati e la Borsa rispondono col segno “+” dopo le notizie che vengono da Roma; non solo, Spread tra il Btp e il Bund scende sotto i 160 punti base ai minimi da metà maggio 2018. In merito alla formazione della nuova squadra di Governo, sempre Renzi non si scompone «Spero che i nomi del governo siano persone di qualità, spero siano i migliori. Io non faccio nomi, li facevo quando ero presidente del Consiglio». Intanto Enrica Sabatini – tra i soci dell’associazione Rousseau – ha aggiornato il numero di votanti sulla piattaforma fino alle ore 16, intervistata da La7 «Ad ora abbiamo registrato oltre 73mila voti su Rousseau, siamo orgogliosi di questa partecipazione». Secondo quanto invece riportato dall’Ansa, il Premier Conte sta ricevendo in questo momento i capigruppo di Partito Democratico e Movimento 5 Stelle a Palazzo Chigi per dirimere il punto sul programma di Governo e, con ogni probabilità, sulla lista di Ministri da presentare nelle prossime ore.



GOVERNO CONTE-BIS, DI MAIO “È LA VITTORIA DI TUTTI”

Mentre proseguono le votazioni su Rousseau – non senza qualche problema o disservizio – il Partito Democratico ha fatto sapere che la bozza di programma inserita nel voto sulla piattaforma del M5s (i 26 punti) sono solo una sintesi di un programma molto più ampio e frutto delle trattative dem-5Stelle di questi giorni. «Ho votato ma il voto è segreto», ha spiegato Luigi Di Maio uscendo da Palazzo Chigi a chi gli chiedeva se avesse dato il suo parere sulla nascita del Governo giallorosso. Alle 12 doveva tenersi l’incontro tra il Premier Conte e gli esponenti di spicco del Pd, Dario Franceschini e Andrea Orlando, ma il vertice è slittato per motivi ancora non resi noti dagli ambienti di Palazzo Chigi. Raggiunto alla sede della Casaleggio Associati di Milano dalle telecamere di La7, il dirigente pentastellato figlio del fondatore Gianroberto annuncia soddisfatto «Alle 13.19 di oggi abbiamo superato le 56.127 votazioni da parte degli iscritti, è l’attuale record mondiale di partecipazione online a una votazione politica. Sono molto contento di questa dimostrazione di democrazia diretta. Il M5s è l’unica forza politica quantomeno in Italia che fa partecipare gli iscritti a scelte così importanti per il futuro del Paese».



VOTO ROUSSEAU TIENE “APPESO” IL GOVERNO CONTE-BIS

È il giorno del voto sulla piattaforma Rousseau, ma soprattutto è il giorno della possibile nascita del Governo Pd-M5s-LeU: se gli iscritti pentastellati confermeranno il loro “Sì” alla proposta di accordo con il Centrosinistra su un programma “unico e coeso”, allora il Premier incaricato salirà domani da Mattarella al Colle per sciogliere la riserva e presentare il programma e fa partire il Governo Conte-bis. Se invece arriverà un No, gli scenari sono davvero imprevedibili e il rischio che si torni al voto per la prevedibile “ira” del Quirinale non sarebbe per nulla da scartare. Proprio per evitare tale scenario, ieri il Premier Conte ha lanciato un lungo appello alla base M5s e agli iscritti Rousseau per non «lasciare i sogni nel cassetto» e aderire al nuovo Governo di legislatura e di Centrosinistra. Di Maio – che diversi retroscena viene definito “rintuzzato” e “attaccato” da Beppe Grillo per aver messo a rischio l’accordo con il Pd con il voto su Rousseau – mostra tranquillità e in mattinata, assieme ai capigruppo Pd, ha di fatto messo a punto la bozza del programma di Governo Pd-M5s-LeU, subito pubblicata sul Blog delle Stelle e sulla stessa Piattaforma Rousseau. «Tutti i 20 punti che il MoVimento 5 Stelle ha presentato al Presidente Conte sono affrontati nel Programma di Governo. Dal blocco dell’aumento dell’Iva al salario minimo, dal taglio del cuneo fiscale agli aiuti a famiglie e disabili, dallo stop agli inceneritori alle trivelle», spiega Di Maio su Facebook nel presentare la bozza di programma che sostituirà il Contratto del Cambiamento con la Lega.

GOVERNO PD-M5S, IL PROGRAMMA E I MIGRANTI

In uno dei 26 punti inseriti nel programma – il numero dunque sale ancora dopo gli iniziali 5 di Zingaretti, divenuti 10 nelle consultazioni per Di Maio e poi 20 nel documento presentato dal leader M5s al Premier incaricato – si legge con chiarezza «E’ necessario inserire, nel primo calendario utile della Camera dei deputati, la riduzione del numero dei parlamentari, avviando contestualmente un percorso per incrementare le garanzie costituzionali, di rappresentanza democratica, assicurando il pluralismo politico e territoriale». Niente aumento dell’Iva e Manovra espansiva sono poi all’ordine del giorno del nuovo Governo Conte-bis, «Con riferimento alla legge di bilancio per il 2020 sarà perseguita una politica economica espansiva, senza compromettere l’equilibrio di finanza pubblica e, in particolare: neutralizzazione dell’aumento dell’Iva, sostegno alle famiglie e ai disabili, il perseguimento di politiche per l’emergenza abitativa, deburocratizzazione e semplificazione amministrativa, maggiori risorse per scuola, università, ricerca e welfare». Questo è il primo e forse più importante, nell’immediato, punto presentato e frutto delle trattative tra Pd e M5s: ma elemento che farà discutere, specie la Lega di Salvini, è quanto si legge nella bozza di programma in merito al tema migranti & sicurezza «La disciplina in materia di sicurezza dovrà essere aggiornata seguendo le recenti osservazioni formulate dal presidente della Repubblica. Serve forte risposta europea, anche attraverso la definizione di una normativa che persegua la lotta al traffico illegale di persone e all’immigrazione clandestina, ma che – nello stesso tempo – affronti i temi dell’integrazione».