CAOS GENDER, LE NUOVE LINEE GUIDA DEL GOVERNO UK SULLA SCUOLA
Nelle scorse settimane il Primo Ministro Uk Rishi Sunak aveva detto di essere molto preoccupato per la pratica della teoria gender diffusa ampiamente nella scuola inglese, tanto da promettere provvedimenti imminenti per cerca di riequilibrare la questione: ebbene sono emerse in queste ore le nuove linee guida del Governo sulla scuola volte a impedire – o quanto meno limitare a casi eccezionali – che i bambini intenti a cambiare sesso possano usare bagni o strutture per cambiarsi del genere opposto.
Le linee guida del Ministero della scuola in Gran Bretagna stabiliscono che già la legislazione esistente impone ci siano bagni separati per i bambini e le bambine a partire dagli otto anni di età. Dal mese di maggio invece viene previsto che le esenzioni alla legge sull’uguaglianza che consente alle scuole di fornire “bagni per lo stesso sesso” purché siano “oggettivamente giustificabili”. La legge prevede inoltre che vi siano servizi per lo stesso sesso solo se possono essere protetti dall’interno e utilizzati da un solo alunno alla volta, come avviene ad esempio per i bagni per disabili
“RISCHI PSICOLOGICI PER MINORI TRANS”: SCONTRO FRA GOVERNO E INSEGNANTI
Sempre dal Ministero Uk emerge come sarà inserito nelle nuove linee guida che le scuole vengano informate del fatto che permettere ai bambini/adolescenti di cambiare nome e pronomi autoriferiti «può avere un impatto psicologico significativo»: non solo, agli insegnanti verrà detto – informa il “Times” citando fonti del Governo conservatore – «di informare i genitori se i loro figli desiderano cambiare sesso, a meno che non ci siano problemi significativi di salvaguardia». Presidi e associazioni si dividono con alcuni che contestano il Governo per la svolta “anti” gender, altri che chiedono linee guida più chiare in merito a comportamenti davanti a alunni trans.
L’aspettativa di fornire strutture “monosessuali” e bagni separati per coloro che cambiano la loro identità di genere potrebbe mettere ulteriore pressione alle scuole che lottano con i loro bilanci in rosso: «Questa guida deve essere sostenuta da un impegno per l’equità, il rispetto e la sicurezza e, in ultima analisi, deve aiutare le scuole a navigare in questo delicato territorio in modo da garantire che ogni alunno sia trattato con dignità», spiega Julie McCulloch, direttore delle politiche dell’Associazione dei dirigenti scolastici e dei college. Sunak intanto, preoccupato per la diffusione della teoria gender, ha dichiarato al Daily Express «Quando si tratta di spazi per le donne, prigioni femminili, spogliatoi, sport, salute, credo che il sesso biologico conti davvero. So cos’è una donna e proteggerò i diritti e gli spazi delle donne». Geoff Barton, segretario generale dell’Association of School and College Leaders, rileva invece quanto sia «molto importante che questo processo preveda una consultazione completa con le scuole, i college e le altre parti interessate per garantire che si arrivi a una serie di linee guida che siano sensate, eque e di supporto a tutti gli alunni. È inoltre essenziale che le linee guida siano pratiche piuttosto che ideologiche e che siano chiare su argomenti come la fornitura di servizi igienici, spogliatoi, sport e la consultazione dei genitori».