Il Gp Arabia Saudita di Formula 1 si correrà regolarmente, però l’atmosfera non è certo delle migliori a Gedda dopo l’attacco terroristico da parte della milizia Houthi, che ieri ha colpito con missili un centro di distribuzione petrolifero della Aramco, la compagnia di bandiera saudita. Già da ieri erano arrivate ampie rassicurazioni in merito, ad esempio Stefano Domenicali, patron del Circus, aveva dichiarato: “Se siamo qui, è perché siamo al sicuro”. Stamattina è arrivata una dichiarazione ufficiale congiunta della Formula 1 e della Fia, le quali confermano che “a seguito delle discussioni con team e piloti, il GP dell’Arabia Saudita di F1 continuerà come programmato. Dopo l’incidente che ha avuto luogo a Jeddah venerdì, c’è stata un’ampia discussione tra le parti interessate, le autorità governative saudite e le agenzie di sicurezza che hanno dato assicurazioni complete e dettagliate che l’evento è sicuro. È stato concordato con le parti interessate di mantenere un dialogo chiaro e aperto durante l’evento e anche per il futuro”.



Dietro l’eufemistica definizione di “incidente” che vuole minimizzare l’effetto di un attacco missilistico che ha avuto luogo non lontano dal circuito di Gedda (circa 20 km), ci sono state anche molte pressioni per correre da parte delle autorità: secondo quanto riferisce la BBC, piloti e squadre avrebbero incontrato difficoltà nel lasciare l’Arabia Saudita se il Gran Premio non si fosse svolto – qui bisognerebbe forse fare una riflessione sul fatto che si vada a correre in Paesi dove democrazia e libertà non sono certo di casa… Vi sono state riunioni anche nel corso della notte, che hanno coinvolto pure il nuovo presidente Fia Mohammed Ben Sulayem e alla fine il Gp Arabia Saudita di Formula 1 è stato confermato.



GP ARABIA SAUDITA CONFERMATO, LA FORMULA 1 NON SI FERMA MA I PILOTI…

La decisione è stata decisamente sofferta e, stando a quanto si è potuto apprendere, i piloti di Formula 1 si sono spaccati sulla decisione di confermare il Gp Arabia Saudita. Alla fine si è raggiunta l’unanimità da parte delle scuderie, diversi piloti invece hanno provato a boicottare la corsa e le trattative fra le parti sono state per questo motivo lunghe e faticose. Le indiscrezioni riportate dal Corriere della Sera ci dicono che fra i contrari ci fossero Lewis Hamilton, il suo compagno di squadra George Russell, Pierre Gasly, Fernando Alonso e Lance Stroll. Schierati per il sì alla gara invece i piloti di Ferrari e Red Bull, quindi Charles Leclerc, Carlos Sainz, Max Verstappen e Sergio Perez.



Adesso si prova a voltare pagina. Lo stesso George Russell, rappresentante del sindacato dei piloti, ha assicurato: “Correremo”. Sergio Perez su Twitter ha detto invece: “Siamo pronti e totalmente concentrati sulle qualifiche”. Sintomo di una decisione molto difficile è stato il fatto che la riunione è andata avanti fin nel cuore della notte anche con i piloti presenti, che naturalmente durante un Gran Premio di solito la notte riposano in maniera scrupolosa. Speriamo dunque che tutto possa andare per il meglio e che gli unici “missili” siano quelli in pista. Possibilmente di colore rosso…