È scontro a distanza tra Massimo Gramellini Massimo Galli. Lo scrittore, nella sua rubrica “Il caffè di Gramellini” sul Corriere della Sera, ha dedicato un editoriale proprio all’infettivologo e, in particolare, alle vicende giudiziarie che lo riguardano. Andrà, infatti, a processo nell’inchiesta milanese sui presunti concorsi pilotati alla Facoltà di Medicina, per la quale è stato rinviato a giudizio con le accuse di “falso” e per una imputazione alternativa tra “turbativa d’asta” e “abuso d’ufficio”.



“Faccio un tifo spudorato per l’innocenza di Massimo Galli”, ha scritto Massimo Gramellini. “Perché, se fosse colpevole, chi li terrebbe più? Non solo i No Vax, ma in genere tutti coloro che diffidano di chi si impanca a maestro di morale. E se c’è uno che, negli anni della pandemia, si è issato su quella cattedra senza neanche il supporto salvifico di uno strato di ironia, questi è il professor Galli”. E ancora: “Sarà il suo carattere, o il mestiere di barone universitario che sembra fatto apposta per instillare in chi lo esercita un irrefrenabile senso di superiorità. Ma da lui solo rimproveri e previsioni funeste, impartite in nome di una Scienza che perdeva ogni aspetto benevolo per trasformarsi in divinità implacabile”. Poi la dura conclusione: “Al contrario di Socrate, Galli una cosa sola sapeva: di sapere tutto. Ogni dubbio per lui era un nemico, ogni obiezione un oltraggio”.



Gramellini contro Galli: “Al contrario di Socrate sa di sapere tutto”. La replica

L’editoriale di Massimo Gramellini non è passato inosservato a Massimo Galli, che ha voluto brevemente replicare con un tweet. “Caro Gramellini, sulla conoscenza la penso come Socrate, altrimenti non avrei passato 50 anni a studiare, mi sarei fermato prima. Si sta forse iscrivendo tra quelli a cui, sulla Covid, piace sentirsi dire tutto va ben, madama la marchesa? Spero di no”, ha scritto.

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