Tensione tra Gran Bretagna e Cina dopo l’arresto di due presunte spie a Westminster. Entrando nel dettaglio delle operazioni delle autorità britanniche, un ricercatore e un’assistente parlamentare di un deputato conservatore sono stati arrestati. L’uomo è stato fermato a Edimburgo e la pesante accusa è quella di essere una presunta spia al soldo di Pechino, tanto da essere infiltrata ai livelli di governo. Un allarme che preoccupa, soprattutto dopo l’incidente del pallone-spia abbattuto dagli Usa al largo della Carolina del Sud, negli Stati Uniti. Secondo quanto ricostruito, la presunta spia avrebbe avuto legami con diversi deputati conservatori a Westminster, ma anche con il ministro della Sicurezza Tom Tugendhat e il presidente della Commissione per gli Affari esteri Alicia Kearns. Come evidenziato dal Tempo, sul caso sono in corso le indagini degli agenti del comando antiterrorismo della Metropolitan Police.



Gran Bretagna, presa una spia della Cina a Westminster

Il pericolo spionaggio cinese ha fatto scattare l’allarme nel governo britannico. Il premier britannico Rishi Sunak ha espresso all’omologo cinese Li Qiang le sue “gravi preoccupazioni” per l'”interferenza cinese nella democrazia parlamentare britannica”. Pechino ha respinto “fermamente” le accuse di spionaggio avanzate da Londra giudicandole “totalmente infondate”. Sul caso è intervenuta la portavoce del ministero degli Esteri Mao Ning, come “la presunta affermazione che la Cina stia spiando il Regno Unito è totalmente infondata e la Cina la respinge con fermezza”. Non mancano le polemiche interne in Gran Bretagna: l’ex leader conservatore Sir Iain Duncan Smith ha accusato il governo inglese di “non vedere la Cina come una minaccia sistemica”.

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