Nella giornata di ieri – anche se l’annuncio è arrivato solamente oggi, lunedì 8 luglio 2024 – è morto Benito Nonino, l’imprenditore ormai novantenne che da decenni guidava la storica raffineria che porta il nome di famiglia, specializzata in grappa: proprio a lui si deve il passaggio dalla piccola azienda locale friulana alla vera e propria eccellenza del Made in Italy, distribuita ed apprezzata in ogni parte del mondo. L’annuncio della morte del ‘patron’ della grappa Nonino è stata data dai suoi stessi familiari e seppur non siano stati dati particolari dettagli sulle cause del decesso si può ipotizzare che sia legato alla sua (ormai veneranda) età, trascorsa – fino all’ultimissimo giorno di vita – all’interno di quelle ormai famose distillerie.



L’azienda era stata fondata dal ‘bisnonno’ Orazio nel 1897, distinguendosi immediatamente nel friulano per l’eccellente produzione di quella che localmente viene chiamata ‘sgnapa‘; ma per vedere Benito alla guida della storica Grappa Nonino bisognerà attendere più di mezzo secolo: proprio nel 1967 venne lanciata l’Acquavite Optima che aprì la strada al successo internazionale e – soprattutto – alla Monovitigno Picolit, primissimo esemplare di grappa prodotta da un singolo vitigno. Tra i tanti meriti di Benito – oltre al successo mondiale del marchio di famiglia – dobbiamo citare anche l’istituzione del Premio Nonino; un riconoscimento culturale, letterario ed enogastronomico che punta a premiare “la valorizzazione della civiltà contadina” e che negli ultimi decenni è stato conferito a cinque eccellenti scrittori che hanno poi vinto anche il ben più famoso Premio Nobel.



Massimiliano Fedriga: “Addio a Benito Nonino che ha reso la grappa un’eccellenza del territorio”

Insomma, con Benito se ne va un vero e proprio pilastro dell’azienda Grappa Nonino, ma le redini già da diversi anni erano state assunte dalle sue figlie – Antonella, Cristina ed Elisabetta – avute dal matrimonio (che dura ancora oggi) con Giannola Bulfoni, anche lei tra i vertici della (non più piccola) distilleria che oggi ha la sua sede principale ad Udine. “Esprimo profondo cordoglio alla famiglia Nonino – è il commento a caldo del governatore friulano Massimiliano Fedriga dopo l’annuncio della morte del patron della grappa – per la perdita dell’amato Benito, per lunghi anni guida di una famiglia che ha saputo trasformare il mondo delle grappe e creare un prodotto di altissima qualità divenuto simbolo del nostro territorio e riconosciuto nel mondo”.



“Ci lascia un grande innovatore – continua Fedriga – un imprenditore visionario, capace di tramutare in progetti concreti e portare a compimento le idee sue e della sua famiglia; fulgido esempio di impegno, sacrificio, caparbietà e creatività nel lavoro e nell’impresa”.