Secondo un recente studio i grassi, a lungo attaccati come problematici per la salute del cuore, in realtà avrebbero un effetto positivo nel prevenire le malattie cardiache. A giungere a questa conclusione è stato un gruppo di ricercatori della McMaster University del Canada, guidati dal dottor Andrew Mente, con dei risultati pubblicati sulla rivista European Heart Journal. Non solo, perché i ricercatori avrebbero anche creato una dieta, chiamata Prospective Urban and Rural Epidemiological Healthy Diet Score (o PURE), che includerebbe al suo interno diversi tipi di grassi e dovrebbe essere un toccasana per la prevenzione alle malattie cardiache, che include latticini, cereali e carni rosse.
I grassi, le malattie cardiache e la dieta PURE
Insomma, a differenza di quanto si è sempre, generalmente, creduto, i grassi sarebbero positivi contro le malattie cardiache. Non solo, però, i grassi, ma anche altre sei categorie di alimenti, che includono frutta, verdura, legumi, noci, pesce e latticini integrali, che ovviamente dovrebbero essere integrati all’interno di una più ampia dieta, sana ed equilibrata, unitamente all’esercizio fisico e ad uno stile di vita positivo, non sedentario e che includa diverse tipologie di attività all’aria aperta.
“Gli alimenti a basso contenuto di grassi hanno conquistato il centro dell’attenzione del pubblico”, ha spiegato il dottor Andrew Mente parlando della prevenzione alle malattie cardiache, “con le etichette nutrizionali incentrate sulla [loro] riduzione”. Di contro, però, “i nostri risultati dimostrano che fino a due porzioni al giorno di latticini, soprattutto integrali, possono essere incluse in una dieta sana. Quantità moderate di pesce e di latticini integrali sono associate a un minor rischio di malattie cardiache”, ha spiegato. “Gli stessi risultati sulla salute”, conclude, “si possono ottenere con un consumo moderato di cereali e carni, purché si tratti di cereali integrali non raffinati e di carni non lavorate”, mentre a livello di grassi suggerisce di assumerli sempre con “moderazione”, ma di non eliminarli completamente.