L’offerta di un incarico per non lasciare la maggioranza: questa la proposta del premier Conte a Ugo Grassi

. Questo quanto racconta il senatore 56enne, eletto con il Movimento 5 Stelle e poi transitato alla Lega, ai microfoni di Repubblica. Grassi, ordinario di Diritto civile all’Università Parthenope di Napoli, ha conosciuto il giurista prima di arrivare in Parlamento e questa conoscenza avrebbe spinto il presidente del Consiglio a tentare la “proposta indecente”…



Ugo Grassi ha spiegato di essere stato contattato da Giuseppe Conte per fare quattro chiacchiere e, dopo aver rimarcato di essere stato accolto nel suo studio in un clima informale, ha aggiunto: «Mi ha guardato in faccia e mi ha detto: “Ugo, voglio entrare subito nel cuore del nostro incontro. E ti voglio chiedere: Vuoi qualche incarico?” C’è stato qualche secondo di silenzio Sono rimasto sorpreso, diciamo. Sono parlamentare da non molto tempo ma per fortuna ho imparato in fretta i meccanismi della politica». L’ex grillino ha declinato l’offerta, ribadendo di essere alla ricerca di un progetto politico e non di poltrone.



LA REPLICA DI PALAZZO CHIGI ALL’INTERVISTA DI GRASSI

Dopo aver smentito che l’incontro tra Grassi e Conte sia avvenuto in tempi recenti

, bensì nel dicembre 2019, Palazzo Chigi ha sottolineato in una nota: «È assolutamente falsa, destituita di ogni fondamento e peraltro volgare la ricostruzione che vede il Presidente esordire o comunque offrire nel corso del colloquio un incarico».

L’intervista di Grassi ha subito acceso il dibattito a livello politico e anche Italia Viva, con Luciano Nobili, ha bacchettato Conte: «“Vuoi qualche incarico?” Ecco perché il governo italiano è in ritardo su tutti i dossier, a partire dal #RecoveryPlan che ancora non si vede. Perché a Palazzo Chigi il tempo lo passano a rincorrere novelli Scilipoti. La fine dei populisti: dal “cambiamento” a “Fra’ che te serve?”».



Duro Andrea Cangini di Forza Italia: «Il senatore ex M5s Ugo Grassi dice a Repubblica che Conte lo convocò a palazzo Chigi e gli offrí degli “incarichi” (come dire, dei soldi) per evitare che lasciasse la maggioranza. Siamo certi che domani Travaglio denuncerà la “compravendita” sul Fatto, invocando l’azione dei pm».