Alimentazione sana, esercizio fisico e adeguato riposo: da sempre ci è stato detto che questi sono i principali aspetti su cui puntare per garantire una buona salute del cuore. Un recente studio, riportato dal Daily Mail, aggiunge anche un altro fattore: la gratitudine. Essere grati infatti sembrerebbe ridurre il rischio di infarto. Lo studio è stato condotto da esperti dell’Università Maynooth in Irlanda ed è stato pubblicato sulla rivista Biological Psychology.



Nel test sono state prese in considerazione 912 persone negli Stati Uniti, con un’età media di 57 anni. Si è reso necessario compiere questa ricerca perchè ogni anno sono milioni in tutto il mondo i decessi per infarto. E con il crescente tasso di infarti, gli esperti sollecitano l’attuazione di misure economiche per raggiungere l’obiettivo delle Nazioni Unite: ridurre di un terzo il tasso di morte prematura per malattie non trasmissibili entro il 2030. Ma per fare ciò si cerca di andare a monte del problema, cercando di individuare i fattori positivi e negativi che rispettivamente evitano o possono essere responsabili di infarto.



IL RUOLO DELLA GRATITUDINE SULLO STATO DI SALUTE

Il citato studio suggerisce di scrivere brevi elenchi di cose per cui si è grati, perché fare ciò può aumentare benessere. Questo ha fatto sì che tenere un “diario della gratitudine” sia ormai sempre più di moda. I ricercatori hanno così evidenziato che coloro che sono grati sono spesso disposti a impegnarsi di più in situazioni più difficoltose. Questo potrebbe aumentare la frequenza cardiaca, però in realtà sono anche meno stressati in generale, e quindi potrebbero essere meno a rischio di problemi di salute.

Scoperte di questo tipo suggeriscono che la gratitudine, proprio come l’ottimismo e l’avere uno scopo, possano essere cruciali per la salute del cuore, in particolare nel gestire la reazione cardiovascolare del corpo allo stress intenso. Si è scoperto che la reattività della frequenza cardiaca era un fattore significativo nel legame tra gratitudine radicata e l’avvento di attacchi di cuore. Brian Leavy, uno degli autori dello studio, a tal proposito ha osservato: “I risultati sottolineano l’associazione tra emozioni positive come la gratitudine e migliori risultati di salute, soprattutto nel campo della salute cardiovascolare” .