Una storia bizzarra, da teatro dell’assurdo. Forse è questo il motivo per il quale la vicenda del tabaccaio di Napoli che ha rubato un Gratta e Vinci vincente ed è scappato è al centro delle cronache nazionali. Ci sono tutti gli elementi per catalizzare l’attenzione: la trama, i particolari e i colpi di scena. Per l’epilogo invece è ancora presto. È in corso l’indagine dei carabinieri, coordinati dal colonnello del Reparto operativo Christian Angelillo. Ma ricostruiamo i fatti partendo dal 2 settembre, giorno in cui il biglietto vincente viene sottratto. Si parla di un tabaccaio in fuga dopo aver rubato il Gratta e Vinci da 500mila euro ad un’anziana. Col passare delle ore si scopre poi che in realtà Getano Scutellaro non è più tabaccaio, in quanto la licenza è dell’ex moglie e la tabaccheria è gestita dai figli. Un dettaglio per chi si è appassionato a questa storia. Del resto, la dinamica è da film: ruba il biglietto vincente, scappa in scooter, acquista un titolo di viaggio per volare all’estero, ma viene fermato dalla polizia dell’aeroporto.
Secondo la ricostruzione degli investigatori, si è recato in una banca di Latina per aprire un conto corrente e depositare in una cassetta a suo nome il biglietto, quindi si è recato all’aeroporto di Fiumicino per volare a Fuerteventura, in Spagna. A quel punto, però, è stato avvisato da qualcuno della denuncia della donna, quindi si è recato alla Polizia per denunciare a sua volta la signora, ma a quel punto è stato fermato.
DAL FURTO ALLA TENTATA ESTORSIONE
Gaetano Scutellaro però non è accusato solo di furto pluriaggravato, ma anche di tentata estorsione. Lui che aveva dichiarato di essere vittima, in realtà aveva ricattato la donna. In cambio del biglietto fortunato, che teneva in ostaggio, aveva chiesto 250mila euro, quindi metà vincita, e il ritiro della denuncia. Un particolare emerso grazie all’iniziativa del nipote della vera vittima, che ha installato nel cellulare della donna una app per registrare le telefonate. Quando è arrivata quella del “tabaccaio” di Napoli, ha registrato la conversazione che è finita nelle mani degli inquirenti. A questo punto Gaetano Scutellaro ha fatto l’unica cosa possibile: ammettere di aver sbagliato, chiedendo scusa alla donna. «Ha capito di avere sbagliato ed è pentito», ha dichiarato l’avvocato Vincenzo Strazzullo, spiegando che l’uomo si è già scusato con la sessantanovenne. Lo descrive «molto provato e afflitto», ma ora consapevole di aver «commesso un grave errore». Quindi, ha aggiunto: «In quel momento non ragionava. È scappato perché aveva paura, ma stava poi rientrando perché aveva capito l’errore e voleva chiarire». Ma ha anche confermato verifiche sullo stato di salute mentale del suo cliente. «Non ricorda molto, sta cercando di capire quello che è successo e il perché, non è lucido».
“SOFFRE DI QUALCHE PATOLOGIA MENTALE”
Gaetano Scutellaro in occasione di precedenti procedimenti giudiziari a suo carico era stato ritenuto incapace di intendere e volere. A tal proposito, è titolare di una pensione di invalidità, dunque la difesa punterà sulla sua «precarietà mentale». Il legale ha spiegato di aver ricevuto documenti sul suo assistito e di aver sentito i suoi familiari. «Posso confermare che soffre di qualche patologia mentale». Inoltre, ha confermato che ha avuto altri problemi giudiziari e che da queste vicende è stato prosciolto proprio in virtù di tali disturbi. «Vogliamo dire che è un po’ instabile, folle? Capiremo meglio che cosa ha fatto nel corso delle prossime ore». Questa, del resto, sembra essere l’ultima carta che può giocarsi per migliorare la sua posizione davanti al giudice. L’inchiesta punta anche a capire quante persone abbiano aiutato il “tabaccaio”. L’acquisto del biglietto aereo sarebbe stato, infatti, eseguito materialmente da altri. A Latina aveva accesso ad una villetta di famiglia e poteva contare su alcuni appoggi. Quindi, bisogna valutare se sono aiuti episodici e inconsapevoli o complicità, se quelle persone sarebbero state ricompensate successivamente. A guadagnarci per ora è lo Stato, visto che è stata registrata un’impennata di giocate al Gratta e Vinci e al Lotto.