Ha destato non poca polemica l’invito al cantante Geolier, artista napoletano classificatosi secondo al Festival di Sanremo 2024, presso l’università Federico II di Napoli. Numerosi coloro che hanno critico la decisione del rettore Matteo Lorito di organizzare un incontro fra il cantante e gli studenti, e fra questi in prima fila vi è il procuratore partenopeo Nicola Gratteri, baluardo nella lotta contro la mafia e la criminalità organizzata.



Pochi giorni prima dell’incontro il procuratore aveva presenziato in un istituto commerciale di Secondigliano, spiegando: «Non voglio nemmeno sapere chi è il cantante ma se molla l’università siamo alla fine. Se si arriva a questo si deve mettere in discussione che cosa è diventato il percorso universitario». La sua, come ricorda il Corriere della Sera, non era sembrata un’accusa diretta a Geolier quanto un richiamo ai valori da tenere alti in un’università, a cominciare da quella di Federico II, fra le più antiche e prestigiose di tutta Italia. Secondo Gratteri in un luogo così «si devono portare soltanto eccellenze, modelli di vita per la formazione dei ragazzi».



GEOLIER ALL’UNIVERSITÀ DI NAPOLI, LA DURA REPLICA DI GRATTERI E LA RISPOSTA DEL RETTORE

E ancora: «Queste cose non devono passare come acqua fresca. Nei modi dovuti si deve contestare e protestare, non dobbiamo assuefarci a questo imbarbarimento, non si deve accettare cultura a basso costo. L’università è un luogo di formazione e di raffinatezza culturale e formativa. Non svendiamoci più di quanto ci siamo svenduti».

Geolier non ha voluto replicare a Gratteri durante la sua ospitata di ieri mentre non è rimasto in silenzio proprio il rettore della stessa università, che attraverso le colonne del Mattino ha commentato, invitando lo stesso procuratore: «Saremmo felicissimi e onorati se volesse partecipare», precisando comunque che a Geolier «non stiamo dando un premio», ma «gli è stato chiesto di esporsi rispondendo senza filtri alle domande degli studenti». E lui, «ha dimostrato coraggio e maturità. Gliene siamo grati». Il rettore non parla di iniziativa culturale quanto di «dialogo formativo» per poi concludere: «Conoscersi è fondamentale per crescere» e Geolier «può diventare un nostro alleato».