Grazia Di Michele, indiscussa colonna del cantautorato italiano (e romano) sarà questa sera tra i protagonisti della nuova puntata di Techetechetè in onda come sempre su Rai1. Se dopo le sue esperienze televisive che l’hanno vista nei panni dell’insegnante (azzeccatissimo peraltro) nella Scuola di Amici, per molti era scomparsa, in realtà Grazia è sempre stata in pieno fermento artistico e lo dimostrano le sue due produzioni editoriali di recente uscita. Dallo scorso 14 giugno, infatti, la cantautrice è tornata in pista con un nuovo album dal titolo forte ma chiarissimo: “Sante bambole puttan*”, scritto con la sorella Joanna. In contemporanea, la Di Michele è anche nelle librerie con il suo primo libro, un romanzo, intitolato Apollonia. Si tratta di due viaggi interiori differenti ma necessari per l’artista che ha deciso di raccontare quell’universo femminile che da sempre permane la sua stessa ricerca testuale. Al centro del suo nuovo album la storia di dieci donne. Non sono famose ed appartengono ad ogni fascia di età. Eppure ad accomunarle è la negazione di ogni diritto di esistere. Donne sulle quali sempre più spesso gli uomini proiettano le proprie fantasie negando piuttosto la loro identità. Tra loro c’è anche Apollonia, che si trasforma in una ballata folk e apre la strada all’omonimo romanzo dove la scrittura resta garbata, ritmica e piena di sentimento.
GRAZIA DI MICHELE, IL RITORNO CON UN DOPPIO PROGETTO EDITORIALE
Grazia Di Michele non è solo una grande artista ed una eccellente cantautrice ma anche in questa stagione estiva alternerà la promozione del suo primo libro e del nuovo lavoro discografico con le attività di docente di masterclass di canto, giurata a concorsi e interprete musicale. Intervistata di recente da Fausto Pellegrini per RaiNews24, Grazia Di Michele ha spiegato il suo doppio appuntamento editoriale, concentrandosi in particolare sul nuovo album e sul tema al centro dello stesso. “Ho raccontato storie di donne di cui probabilmente non si saprebbe mai nulla”, ha spiegato. “Sono tutte donne, immagini, storie, incontri particolari. Il titolo è emblematico perchè sono inconsapevolmente ingabbiate nelle proprie categorie. E noi le abbiamo fatte uscire da queste categorie”, ha aggiunto. Donne uscite quindi da uno stereotipo diffuso. “Queste donne non parlano in prima persona e il progetto iniziale è stato dare loro una voce”. E su Apollonia ha spiegato che si tratta di un libro autobiografico: “La protagonista è una bambina visionaria, la ‘santa’, ma che proprio a causa delle sue visioni vive una vita difficile tra santità e stregoneria. In realtà ha un dono che sente di avere e lo sviluppa”, ha aggiunto.