Lucio Battisti, chi è la moglie Grazia Letizia Veronese e figlio Luca Carlo Filippo: coppia in amore e lavoro

La puntata di questa sera di TecheTecheTè sarà dedicata anche uno dei più importanti cantautori italiani scomparso troppo presto: Lucio Battisti, chi è la moglie Grazia Letizia Veronese? Quando si parla dell’artista in molti lo accostano al paroliere Mogol con cui ha instaurato una longeva e proficua collaborazione, in pochi sanno, invece, che anche la moglie ha scritto insieme a lui dei brani, utilizzando uno pseudonimo. Ebbe un ruolo chiave nella seconda parte della carriera del cantautore. Il loro album del 1982, E già, vide proprio la firma di Grazia sotto lo pseudonimo “Velezia”, e segnò una svolta nella carriera dell’artista.



Nel dettaglio, Grazia Letizia Veronese è nata a Limbiate, in provincia di Monza, il 21 luglio del 1943. Iniziò la sua carriera nel mondo dello spettacolo negli anni ’60, lavorando come segretaria per Miky Del Prete, paroliere e produttore discografico, nel ‘Clan Celentano’ di Adriano Celentano. Grazia Letizia aveva solo 25 anni quando incontrò Battisti nel 1968 a Sanremo. Tra i due iniziò una relazione che li portò al matrimonio qualche anno dopo, il 3 settembre 1976. I due hanno avuto un solo figlio, Luca Carlo Filippo, nato il 25 marzo 1973. E’ stata la moglie di Lucio Battisti dal 1976 al 1998, anno in cui il cantautore morì. Il successo vero e proprio, però, arrivò quando iniziò a scrivere canzoni per il marito Lucio Battisti. Oggi vive a Rimini con suo figlio Luca Carlo Filippo.



Grazia Letizia Veronese e Luca Carlo Filippo, chi sono la moglie e il figlio di Lucio Battisti

Grazia Letizia Veronese è la moglie di Lucio Battisti. La coppia ha avuto un unico figlio Luca Carlo Filippo Battisti. Nato il 25 marzo del 1973, tre anni prima del matrimonio dei genitori. Anche il figlio di Battisti lavora nel mondo della musica con lo pseudonimo di “Lou Scoppiato”. Luca venne al mondo nello stesso giorno dell’uscita dell’album del padre Il nostro caro angelo. Inizialmente si pensò che Lucio lo avesse dedicato proprio a lui, ma successivamente Mogol parlò del titolo come una critica velata nei confronti della chiesa. Una curiosità particolare riguarda la copertina dell’album E già disegnata proprio dal figlio di Lucio Battisti che all’epoca aveva solo 9 anni.

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