Grazia Letizia Veronese è la principale erede della musica del marito Lucio Battisti, la custode intransigente che ha messo il veto sullo sfruttamento dell’immagine del cantautore. Tanto da sollevare subito il telefono per impedire a chiunque di utilizzare le foto del consorte. “Ricordo che la signora”, ha detto tempo fa Gianni Morandi in un’udienza al tribunale di Milano, “mi telefonò chiedendomi di non usare più le immagini del marito, andate in onda mentre veniva eseguita la canzone Pensieri e Parole e di non eseguire canzoni del suo repertorio. Mi chiamò dopo la trasmissione e mi rimproverò, intimandomi di non farlo più“. La stessa telefonata l’ha ricevuta anche Pupo, dopo aver usato la melodia di Ancora tu durante un programma Rai. “Mentre aspettavo un aereo mi telefonò la signora Veronese che mi investì contestandomi l’accaduto: diceva che non mi dovevo permettere più di fare cose del genere“, ha detto, riferisce Il Corriere della Sera, “che avrei dovuto interrompere la messa in onda del promo. Cercai di spiegare la perfetta legittimità di quanto andato in onda“. Non si tratterebbe però di un vezzo della Veronese, quanto della volontà della vedova di seguire le indicazioni date dallo stesso Battisti riguardo allo sfruttamento delle sue canzoni. “Lucio Battisti non avrebbe mai consentito che una sua composizione fosse accostata a una casa automobilistica (Fiat), a un’impresa produttrice di pasta alimentare (Barilla) ovvero, peggio ancora, ad una banca (Monte dei Paschi di Siena)“, ha scritto l’intera famiglia del cantautore, tramite l’avvocato difensore Simone Veneziano.



Grazia Letizia Veronese, moglie Lucio Battisti: molto più di una moglie, ecco perché

Grazia Letizia Veronese è stata molto di più della moglie di Lucio Battisti. In seguito al divorzio artistico fra il cantautore e Mogol, partner di successo, è stata lei a scrivere i testi dell’album E già. A quanto pare poi il piglio della vedova di far sentire la sua voce con forza corrisponde a quanto faceva il marito quando era ancora in vita. “Il rapporto con noi discografici era tempestoso“, ha detto di Battisti l’amico Roby Matano, riferisce Sorrisi, “Lucio contestò persino il passaggio dal vecchio disco in vinile al cd. Capisco le battaglie di sua moglie, contraria a diffondere il repertorio tramite le moderne piattaforme digitali. Giusto o sbagliato, è quello che avrebbe voluto il marito”. Oggi, sabato 8 agosto 2020, Rai 1 trasmetterà in prima serata Una storia da cantare, con un omaggio a Lucio Battisti. “Figura indimenticabile della musica leggera italiana del secondo Novecento, desidero ricordarne lo spessore artistico, la fervida creatività e le intuizioni geniali che hanno dato vita a opere intramontabili“, ha scritto il Presidente Sergio Mattarella in un messaggio inviato alla vedova, alcuni anni fa. Un talento straordinario, ha aggiunto, che fin dal debutto è riuscito a dare un’impronta innovativa alla musica italiana. “Autentico precursore e interprete delle emozioni”, ha continuato, “delle inquietudini e dei mutamenti sociali e culturali di un’epoca, ha influenzato generazioni di cantautori”.

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