Com’è morta Grazia Prisco? È l’interrogativo chiave nel “giallo dell’Apecar“, il caso dell’anziana di Sarno trovata senza vita in un bosco tra le colline di Baiano (Avellino), l’11 marzo scorso, sei giorni dopo la scomparsa a seguito di un’uscita con l’automezzo di un amico. Quest’ultimo ha raccontato di essersi recato con lei in quel luogo per una passeggiata, ma di aver poi subito il furto dell’Apecar e di aver quindi deciso di tornare a casa a piedi da solo, lasciando Grazia Prisco in montagna perché, a suo dire, “non voleva tornare indietro“.
La versione dell’uomo è emersa dopo il ritrovamento del cadavere dell’anziana, perché prima, come sottolineato da una nipote della vittima, l’amico di Grazia Prisco non avrebbe raccontato nulla mentre tutti erano impegnati nelle ricerche. Tra le ipotesi, quella di un omicidio: Grazia Prisco è stata uccisa? E se sì, quale sarebbe il movente? Sempre la nipote dell’anziana ha raccontato di un “tesoretto” che la donna avrebbe custodito in casa, soldi che sarebbero spariti dopo la sua morte. Ma all’interno dell’abitazione, tra rifiuti e oggetti accumulati in chissà quanti anni, finora non sarebbe stato trovato denaro. Secondo la nipote, poco prima di morire Grazia Prisco “aveva paura”: “Su quella montagna qualcosa è successo – ha dichiarato a La vita in diretta –, lui non ha chiesto aiuto e mia zia è rimasta da sola in quel posto. E lui questo non lo ha detto, era lucidissimo. Questa è la mia rabbia, che l’ha lasciata sola per cinque notti. Non so se le ha fatto del male, ma è come se lo avesse fatto”. Il giallo di Grazia Prisco oggi torna a Quarto Grado, alla ricerca della verità finora sommersa.
Grazia Prisco: il giallo della morte dopo l’uscita in Apecar con l’amico
La versione dell’amico di Grazia Prisco non sembra convincere la famiglia della donna. Su tutti, la prima ad esprimere perplessità sul suo racconto è stata proprio la nipote dell’anziana, certa che l’uomo stia nascondendo una parte di verità su cosa sarebbe accaduto tra le colline di Baiano dopo la loro uscita in Apecar. Inizialmente, l’amico dell’80enne avrebbe detto di non ricordare nulla per poi restituire un resoconto della storia che vorrebbe Grazia Prisco rimasta volontariamente da sola nel bosco.
Prima del ritrovamento del corpo sarebbero trascorse cinque notti: Grazia Prisco è morta per un malore, un incidente o è stata uccisa? Il giallo è ancora senza soluzione. Stando al racconto dell’amico, le cose sarebbero andate così: “Nessun incidente. Ho parcheggiato l’Apecar e siamo andati a fare una passeggiata. Quando sono sceso, il mezzo non c’era più, l’avevano rubato (…). Ho lasciato Grazia lì perché lei non voleva venire con me, me ne sono andato a piedi“. Per i parenti, però, qualcosa non torna: il presunto “tesoretto” di Grazia Prisco potrebbe aver fatto gola a qualcuno e la sua morte potrebbe essere legata ai soldi. Grazia Prisco, secondo i nipoti, aveva importanti somme di denaro a disposizione per via non solo di una pensione intorno ai 2mila euro mensili, ma anche di un risarcimento che avrebbe incassato dall’America dopo la tragica perdita di marito e figli in un incidente stradale avvenuto all’epoca in cui viveva negli Stati Uniti.