Nel giallo della morte di Grazia Prisco dopo un’uscita con un amico coetaneo in Apecar tra le colline di Baiano (Avellino) spunta un litigio. Lo riporta Quarto Grado, che torna oggi sulla vicenda dell’anziana di Sarno trovata senza vita cinque giorni dopo la scomparsa e il cui decesso, al momento, non è stato chiarito. Tra le ipotesi al vaglio, quella di un presunto “tesoretto“ – secondo i nipoti frutto di somme di un’importante pensione e di un risarcimento per la morte di marito e figli in America a causa di un incidente – che la vittima avrebbe custodito nella sua abitazione e che potrebbe aver fatto gola a qualcuno.
Grazia Prisco e l’amico erano usciti di casa l’11 marzo scorso, a bordo dell’Apecar dell’uomo, e avrebbero percorso circa 30 chilometri prima di fermarsi, secondo il racconto di quest’ultimo, tra i boschi per una “passeggiata“. L’amico di Grazia Prisco ha riferito di aver lasciato la donna in quel posto dopo che la stessa avrebbe manifestato la volontà di rimanervi, sebbene da sola, a seguito del furto del mezzo. Il corpo, però, sarebbero stato trovato il 17 marzo seguente a poche centinaia di metri dall’Apecar. Tornato a piedi giù dalla montagna, l’amico di Grazia Prisco avrebbe chiesto un passaggio a un metronotte e non avrebbe rivelato nulla sul fatto che l’anziana fosse rimasta da sola in quel luogo nonostante, per diverse giorni e diverse notti, tutti la stessero cercando. La nipote della vittima sostiene che la versione dell’amico non sia del tutto genuina e parla di una presunta lite che si sarebbe consumata tra i due pochi giorni prima della sparizione della donna.
Giallo dell’Apecar: il presunto litigio tra Grazia Prisco e l’amico prima della scomparsa
A riportare la notizia di un presunto litigio tra Grazia Prisco e l’amico è Quarto Grado, che ha intervistato la nipote della donna, Maria Rosaria, convinta che si tratti di un omicidio. “Mia zia stava bene, è stata ammazzata“. I parenti dell’anziana chiedono verità e non sono affatto convinti della versione dell’amico con cui, l’11 marzo scorso, Grazia Prisco si era allontanata a bordo dell’automezzo dell’uomo.
Secondo il racconto della nipote, Grazia Prisco sarebbe stata coinvolta in una lite con l’amico pochi giorni prima di sparire. La donna avrebbe parlato davanti a lui della volontà di cambiare casa, cosa che avrebbe infastidito l’uomo al punto da spingerlo ad andarsene. “Lui si è arrabbiato e mia zia lo ha seguito“, ha affermato la nipote dell’anziana, certa che non tutta la verità sia emersa sugli eventi che hanno preceduto la morte dell’80enne. “Su quella montagna qualcosa è successo – ha sottolineato la nipote di Grazia Prisco –, lui non ha chiesto aiuto e mia zia è rimasta da sola in quel posto. E lui questo non lo ha detto, era lucidissimo. Questa è la mia rabbia, che l’ha lasciata sola per cinque notti. Non so se le ha fatto del male, ma è come se lo avesse fatto“.