Cosa è successo a Grazia Prisco, scomparsa e poi trovata morta vicino Sarno? La donna era molto amica di Domenico, un uomo del paese, sposato. “Stavano sempre su quella panchina ma uscivano anche con l’ape, andavano a fare la spesa”, raccontano i testimoni. Grazia e Domenico, 81 e 84 anni, passavano le giornate insieme fino all’11 marzo scorso, quando i due spariscono nel nulla. L’uomo, sposato e padre di due figli, da qualche tempo aveva stretto amicizia con “l’americana”, tornata a vivere in Campania da poco dopo una vita negli Stati Uniti, dove aveva perso il marito e i figli.



“Ogni 15 del mese, puntuale, mi portava i soldi dell’affitto”, racconta l’uomo che affittava la casa alla donna. Ma cosa è successo quel giorno? Alle 18 di sabato 11 marzo, Grazia sale sull’apecar dell’uomo. Percorrono 30 km almeno fino a Mugnano del Cardinale, dove una telecamera li riprende. Verso le 17 si fermano circa un’ora da un meccanico. Proprio l’uomo, interrogato da Quarto Grado, racconta: “Lui era normale, lei girava intorno, entrava nelle pozzanghere. Mi avevano detto che dovevano andare al carcere di Avellino”. Da quel momento, i due scompaiono.



Luogo impervio, perché i due anziani erano lì?

La mattina della domenica 12 marzo, un testimone vede Domenico in montagna. “Mi ha detto che era da solo”, racconta l’uomo. Solo alle 8 della sera, viene ritrovato a Baiano, da solo e in stato confusionale. Cinque giorni dopo, un agricoltore ritrova l’apecar, nei boschi vicino Mugnano. Qualche ora dopo, viene ritrovato anche il corpo senza vita di Grazia Prisco in mezzo al bosco, che non indossa né scarpe né cappotto, proprio vicino al mezzo.

La moglie di Domenico, interrogata da Quarto Grado, racconta: “Lui non si ricorda niente. Ha perso la memoria”. L’uomo ritiene di aver subito un furto dell’apecar. “È stata trovata in un dirupo, dunque è possibile che l’apecar sia finita in un dirupo. Lui potrebbe essere andato a cercare aiuto mentre lei potrebbe essere caduta. Dall’autopsia potrebbe emergere un segno di soffocamento o qualcosa del genere, altrimenti difficilmente si arriverà a capire cosa sia successo”, spiega Carmelo Abbate. Il comandante della squadra della Guardia di Finanza che ha recuperato il corpo, spiega: “Era un luogo impervio, in montagna. Lì non si va per fare una passeggiata di proposito”. Tanti i dubbi: cosa ci facevano due anziani in un luogo del genere, difficile anche solo da raggiungere?