Un muro lungo 40 chilometri per difendersi da possibili “ondate” di immigrazione: non stiamo parlando degli Usa e del famoso “muro di Trump” all confine con il Messico, bensì della vicinissima Grecia che ha alzato negli ultimi giorni una recinzione di 40 chilometri con sistemi di sorveglianza al confine con la Turchia.



Sotto traccia e nel silenzio pressoché totale della comunità internazionale, il Governo Mitsotakis ha eretto il muro per timore di ulteriori immigrazioni dalla zona dell’Afghanistan, come diretta conseguenza del ritorno al potere dei talebani. «Non possiamo aspettare passivamente il possibile impatto», ha spiegato alla Bbc il ministro della Protezione dei cittadini, Michalis Chrisochoidis, durante una visita nella regione di Evros. «I nostri confini», ha spiegato ancora il membro del Governo, «rimarranno inviolabili»: le parole del Ministro di Mitsotakis arrivano a stretto giro dopo le dichiarazioni del Presidente turco Recep Tayyip Erdogan, secondo il quale «un forte aumento della popolazione che lascia l’Afghanistan potrebbe rappresentare una seria sfida per tutti se non vengono prese in Afghanistan e in Iran». Chrisochoidis ha infine osservato come la crisi afghana abbia creato «nuove possibilità per i flussi di migranti in Europa», e da qui l’urgenza di costruire un muro tra i confini europei e la Turchia.



CAOS IN UE DOPO IL MURO TRA GRECIA E TURCHIA

Una costruzione del genere come quella in Grecia non rappresenta certo un elemento di poco conto, visto che coinvolge l’intera Europea in un’area già nel passo centralissima per l’emergenza delle rotte di migranti verso il Vecchio Continente. Mentre Bruxelles ipotizza partnership con i Paesi terzi per arginare la potenziale ondata di profughi in fuga dal regime sunnita dei talebani, Atene teme l’arrivo fisico sulle proprie terre dei tantissimi migranti che dall’Afghanistan e non solo potranno arrivare nelle prossime ore. Erdogan chiede alla Commissione Ue l’impegno e la responsabilità di accollarsi il destino dei tanti migranti afghani, ma anche il Governo Mitsotakis con la costruzione del muro sembra lanciare il simile messaggio. Secondo quanto emerge dopo l’incontro avvenuto negli scorsi giorni tra i due leader turco e greco, in Turchia si starebbe già portando avanti la costruzione di una barriera lunga 300 chilometri (di cui 156 già pronti) lungo la frontiera con l’Iran per le medesime ragioni. Intanto il Premier inglese Boris Johnson ha annunciato per martedì prossimo la riunione urgente del G7 sulla crisi afghana, con la speranza di trovare una linea decisa per intervenire sul dramma geopolitico, umano e sociale in corso da settimane in Medio Oriente.

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