In Grecia, racconta il quotidiano francese Le Croix, la questione dei migranti è tornata al centro del dibattito politico e sociale, anche in vista delle elezioni legislative che si terranno il 21 maggio. L’attuale premier, il conservatore Kyriakos Mitsotakis, durante la sua legislazione ha mosso una vera e propria guerra all’immigrazione irregolare che ha portato alla costruzione di un muro con la Turchia, stato da cui provengono la maggior parte dei migranti in Grecia. Il suo principale oppositore, Alexis Tsipras, invece, ha promesso una politica migratoria molto meno restringente, pur confermando che continuerà a lottare contro gli accessi illegali.



La battaglia della Grecia contro le ONG

Oltre al muro al confine tra Grecia e Turchia, però, la lotta contro la migrazione irregolare ha portato anche ad un’importante stretta sull’azione delle ONG, le Organizzazioni non governative, che lavorano per la salvaguardia dei richiedenti asilo. Il premier Mitsotakis, infatti, ha fatto della lotta contro le ONG che aiutano gli accessi irregolari un tassello fondamentale della sua politica migratoria, che l’ha portato a varare tutta una serie di regolamenti più o meno stringenti per la loro azione.



In particolare, attualmente, alle ONG in Grecia non è permesso in alcun modo operare, prevedendo tutta una serie di conseguenze che vanno da una semplice multa, fino alla reclusione per diversi anni. Affinché una ONG possa fare il suo lavoro sul territorio greco, occorre che prima riceva una lascia passare da parte del Ministero dell’Immigrazione, imponendo però una serie di limitazioni che lo rendono un vero e proprio miraggio per la maggior parte delle Organizzazioni. Inoltre, tutte quelle che ricevono il via libera per operare in Grecia, devono sottoporsi ad uno stringente controllo dei loro finanziamenti, gestiti ora dallo stesso Ministero e non più dall’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati. Secondo Ioanna Kourtovic, cofondatrice della Rete di solidarietà per i rifugiati, la stretta fa si che “le Organizzazioni non governative siano diventate organismi dipendenti dal governo, gestite da funzionari governativi”.

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