In Grecia si è registrata in queste ore una pesantissima ondata di maltempo che ha colpito la regione di Pilion, sull’isola di Skiathos, nonché la città di Volos. Come riferito dai colleghi di RaiNews sulla zona si è abbattuta una vera e propria tempesta che ha causato inondazioni che hanno trasformato le strade in torrenti. Purtroppo si registra anche una vittima, un uomo trovato senza vita, ed inoltre manca all’appello un’altra persona per cui si teme il peggio. Il bilancio, al momento parziale, racconta anche di centinaia di case e strade allagate, per uno scenario da devastazione.
Sono state moltissime le chiamate ai servizi di emergenza alla luce dei temporali che hanno imperversato in quella regione della Grecia per almeno dieci ore. Il sindaco di Volos ha pubblicato in cui un video in cui ha invitato la sua popolazione a rimanere in casa, mostrando un fiume in piena: “Tra poco tracimerà in strada – ha detto nel filmato – guardate, travolgerà le persone. Guardate il ponte. Per favore, rimanete nelle vostre case. Non muovetevi, è pericoloso. Le vite umane vengono prima di tutto”.
GRECIA, TEMPESTA E INONDAZIONI: UN MORTO E UN DISPERSO: NUMEROSI I VIDEO DELLA DEVASTAZIONE
La vittima, secondo le indiscrezioni, sarebbe un allevatore di bestiame schiacciato da un muro crollato durante il temporale, mentre la persona dispersa sarebbe stata travolta dalle acque di un torrente in piena mentre si trovava in auto. A complicare la situazione, il fatto che anche l’ospedale di Velos sia finito sott’acqua, e le autorità hanno deciso di emanare il divieto di circolazione fino a che la situazione non sarà tornata alla normalità.
L’allerta da parte dell’EMY, il servizio meteorologico nazionale (Emy), e in vigore fino alla giornata di domani, giovedì 7 settembre, quando la situazione dovrebbe tornare lentamente alla normalità. Sui social e su Youtube sono comparsi nelle ultime ore numerosi video che mostrano vetture spazzate via dal fango, inondazioni, e scene apocalittiche. Moltissime le case allagate e che probabilmente dovranno essere abbattute prima di poter tornare agibili, immagini che purtroppo abbiamo imparato a conoscere ben da vicino dopo la terribile alluvione in Emilia Romagna dello scorso mese di maggio.