Si va verso la certificazione dei suoli. All’interno del pacchetto Green Deal, la Commissione europea ha infatti intenzione di istituire una nuova attestazione destinata a garantire la salute dei suoli: in tal modo sarà possibile misurarne il valore di mercato. Come riportato da Italia Oggi, la certificazione dovrebbe partire in modo volontario e sarà funzionale ad attirare finanziamenti ad hoc.
In base alle prime indicazioni, questa svolta potrebbe anche condizionare pesantemente le compravendite dei terreni, senza dimenticare il valore delle derrate agricole su di essi prodotte. Il bollino accenderà i riflettori sulla salubrità del suolo e la sua capacità di stoccare carbonio: in questo modo sarà garantita ai potenziali compratori l’avvenuta gestione sostenibile del terreno e degli alimenti da esso ricavati.
Ue verso certificazione dei suoli
Ma non è tutto. L’Europa, infatti, è pronta a dare il via a negoziati con pubblico, privati e istituzioni finanziarie per capire come sostenere economicamente la prevenzione del degrado dei suoi e la loro eventuale rigenerazione. Il dossier fa parte della strategia Green Deal, evidenzia Italia Oggi, con l’obiettivo di promuovere un utilizzo sostenibile delle risorse naturali dell’Unione europea. Per quanto concerne i suoli, la proposta potrebbe aprire un uovo mercato delle asseverazioni e potrebbe creare una barriera all’accesso degli incentivi agricoli.
In base a quanto previsto, gli agricoltori possono ricevere aiuti ad hoc per rimuovere le emissioni di carbonio. Se il terreno è in buona salute, la commissione prevede che una certificazione possa tradursi in crediti di carbonio. E ancora, la commissione anticipa che si potrebbe giungere alla costituzione di distretti dei suoli in salute, cioè in grado di stoccare carbonio. Con l’attestazione, sarà possibile incrementare il valore di mercato. Stimolando così finanziamenti privati, a partire dall’industria alimentare: “Un suolo certificato come sano è suscettibile di aumentare il valore del terreno, a fini di garanzia, vendita o successione”.