NUOVO PACCHETTO GREEN DEAL UE PER RENDERE TRASPORTO MERCI PIÙ ECOLOGICO

Auto, case, città e ora anche trasporto merci: la Commissione Ue nel piano Green Deal ha presentato un nuovo pacchetto di misure atte a ridurre emissioni inquinanti dei trasporti merci all’interno dell’Europa, specialmente su camion, treni e chiatte. Il collegio dei commissari Ue riuniti ieri a Strasburgo ha dato via libera al pacchetto di misure per «rendere il trasporto merci più verdi, per ottenere maggiori vantaggi economici con un minor impatto ambientale».



La nuova sfida del Green Deal, teatro dello scontro tra Popolari e Centrosinistra all’interno della maggioranza “Ursula” in Europa (ad un anno dalle Elezioni Europee 2024), vede ora le merci nel “mirino” dell’istanza ecologica ambientalista che domina all’interno della Commissione. «Le merci siano gestite nel modo più sostenibile possibile, sia che viaggino su camion, treno o chiatta», ha spiegato il vicepresidente Ue Frans Timmermans, nonché responsabile del piano Green Deal. Il rinominato “Greening Freight Transport Package” consiste a grandi linee nello spostare le merci dalla strada alla rotaia e alle vie navigabili, incentivando l’acquisto di camion a basse emissioni e rendendo più “semplice” il calcolo dell’emissione di di gas a effetto serra nel trasporto merci. «L’obiettivo è aumentare l’efficienza del settore, aiutandolo a contribuire all’obiettivo di ridurre le emissioni dei trasporti del 90 % entro il 2050, come stabilito nel Green Deal europeo, consentendo nel contempo al mercato unico dell’UE di continuare a crescere», rileva ancora la Commissione.



GREEN DEAL, QUALI SONO LE PROPOSTE UE PER IL TRASPORTO MERCI: NUOVO ALLARME PER LE AZIENDE

Sono in tutto tre le proposte separate della Commissione Ue presentate nel nuovo pacchetto di misure all’interno del Green Deal: un regolamento sul trasporto internazionale di merci e passeggeri, una revisione della direttiva sui pesi e le dimensioni e una proposta per il conteggio delle emissioni. Attualmente, le regole sulla gestione delle capacità sono decise annualmente a livello nazionale ma, spiega la Commissione, così non si favorisce il traffico transfrontaliero (circa il 50% del trasporto merci su rotaia attraversa le frontiere) oltre che «l’approccio frammentario porta a ritardi alle frontiere. Questo, a sua volta, ostacola il funzionamento del mercato unico».



La proposta di Bruxelles rivede l’intero pacchetto di regole per arrivare a consentire un peso aggiuntivo ai veicoli che utilizzano tecnologie a emissioni zero, in quanto tendono ad aumentare il peso di un veicolo: «Questo incentiverà l’adozione di veicoli e tecnologie più pulite», ha spiegato la commissaria ai Trasporti Adina Valean. «Quando la tecnologia si svilupperà e i sistemi di propulsione a zero emissioni diventeranno più leggeri, grazie anche all’uso di dispositivi aerodinamici e cabine, i veicoli più puliti beneficeranno di un carico utile aggiuntivo rispetto agli autocarri convenzionali», conclude la responsabile per i trasporti Ue. Gli Stati membri che autorizzano i sistemi modulari europei (Ems) nei loro territori, «potranno utilizzarli anche nelle operazioni internazionali tra questi Stati membri vicini, senza la necessità di un accordo bilaterale e senza la restrizione di attraversare un solo confine», spiega la Commissione nel pacchetto presentato e ora da discutere in Parlamento Europeo. Al netto dei potenziali vantaggi per poter effettuare minori viaggi con lo stesso carico, resta l’allarme nel mondo delle aziende per misure che andranno ad incidere sul trasporto merci, con regole che imporranno standard nuovi con costi spesso non prevedibili. Un Green Deal che punta a cambiare radicalmente l’intera vita quotidiana degli europei in forza di un’idea (il cambiamento climatico) con non sempre calcolabili effetti sul medio-lungo termine per l’economia continentale.