Green pass anche per i bambini dai 3 ai 12 anni. Lo ha deciso Israele per far fronte al diffondersi della pandemia Covid. Tra le nuove restrizioni introdotte ieri dal governo c’è una ulteriore estensione del Green pass che sarà applicato dai 3 anni in su a partire dal 18 agosto, quindi anche nella fascia finora esclusa dall’uso della certificazione. Inoltre, è stato deciso di reintrodurre il “Codice viola” dalla stessa data nei centri commerciali e nelle aree commerciali. Questo vuol dire che ci può essere solo una persona ogni sette metri quadrati. Nel frattempo, il governo ha approvato lo stanziamento straordinario per gli ospedali per rafforzarne immediatamente le strutture. Il premier Naftali Bennet ha parlato di «una corsa fra il diffondersi della pandemia Delta e la campagna di vaccinazione». Dunque, bisogna tenersi pronti «ad affrontare una situazione in cui si verifichi un aumento simultaneo dei ricoveri in tutti gli ospedali».



Quindi, è necessario «guadagnare tempo affinché la campagna di vaccinazione entri in azione». A tal proposito, in Israele è cominciata la somministrazione della terza dose di vaccino Pfizer agli over 60 immunizzati cinque mesi fa, mentre procedono a rilento le vaccinazioni nelle fasce giovanili.

ISRAELE VERSO TERZA DOSE ANCHE PER 40-50ENNI

Il primo ministro israeliano Naftali Bennet ha ordinato al sistema assicurativo sanitario obbligatorio vigente di prepararsi a somministrare la terza dose del vaccino anche ai gruppi di età dei 40enni e dei 50enni a cominciare dalla prossima settimana. Stando a quanto riportato dal quotidiano Haaretz, il comitato responsabile della campagna vaccinale discuterà della questione, ma si attende che già entro questa notte il premier firmi la nuova direttiva. Il commissario Nachman Ash ha fatto sapere che la vaccinazione con la terza dose per i giovani «dovrebbe essere decisamente considerata come qualcosa di positivo». C’è infatti la consapevolezza che «l’efficacia del vaccino diminuisce col tempo e che coloro che hanno 50 o 40 anni possono ammalarsi». Malgrado abbia vaccinato molto, ora Israele si trova in una nuova ondata di infezioni. Per di più, la maggior dei tamponi positivi e dei ricoveri in ospedale riguarda persone con la doppia immunizzazione. Ma la gran parte dei ricoverati per Covid ha più di 60 anni.



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