L’Italia non può permettersi che il porto di Trieste si blocchi per le proteste a cui sono pronti i lavoratori contro l’obbligo del green pass sul lavoro. Per questo motivo il Ministero dell’Interno ha emanato una circolare con “Misure urgenti per assicurare lo svolgimento in sicurezza del lavoro del lavoro con il green pass”. Nel documento si tiene conto della situazione dei porti, dove c’è un’altra quota di lavoratori senza green pass. Questo potrebbe compromettere il lavoro di smistamento delle merci a partire da venerdì, quanto appunto il Certificato Verde diventerà obbligatorio. Quindi, si è deciso di raccomandare alle autorità portuali di «sollecitare le stesse imprese affinché valutino di mettere a disposizione del personale sprovvisto di green pass test molecolari antigenici rapidi gratuiti».
La circolare del governo, inoltre, incoraggia le aziende portuali a richiedere ai propri lavoratori «di comunicare con il necessario preavviso il possesso o meno della certificazione Covid 19 sicché ciò rende possibile superare eventuali criticità tali da incidere sull’organizzazione del lavoro».
SALVINI VS LAMORGESE “INADEGUATA”
Già da diversi mesi alcune società che operano nei porti hanno cominciato a pagare i tamponi ai dipendenti con convenzioni con le farmacie per garantire il loro accesso in mensa. Stando a quanto riportato da Open, le aziende operanti nel porto di Trieste hanno deciso di pagare i tamponi ai lavoratori non vaccinati fino al 31 dicembre. La decisione è arrivata dopo un incontro con il prefetto, Valerio Valenti, e il segretario generale dell’Autorità portuale del Mare Adriatico Orientale, Vittorio Torbianelli. Questa circolare però ha fatto scoppiare una polemica politica.
Matteo Salvini è, infatti, andato all’attacco della ministra Luciana Lamorgese per la circolare. «Tamponi rapidi e gratuiti per i lavoratori (del porto di Trieste) senza Green Pass, per evitare problemi. Parola della Lamorgese. Ah, ma quindi si può fare! E per gli altri milioni di lavoratori invece zero? Invece delle imprese, a contribuire dovrebbe essere lo Stato. Inadeguata», ha scritto il leader della Lega sui social. Le polemiche montano sui social, dove i lavoratori non vaccinati di altri settori chiedono lo stesso trattamento.
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