Nei prossimi giorni potrebbero arrivare importanti novità sul Green pass, dopo che la Commissione dell’Ue ha chiesto che la durata della certificazione verde venga uniformata in tutta Europa. Dopo aver assistito a continui cambi di durata, con l’Italia che ha dapprima adottato la certificazione per nove mesi per poi passare ad un anno e successivamente tornare ai nove mesi di oggi, da parte dell’organo dell’Ue è arrivata la richiesta di chiarezza e uniformità per poter garantire a tutti i cittadini del Vecchio Continente di avere un “pass” unico per tutti i Paesi.
Secondo quanto riferito da Ansa la Commissione Ue presenterà un atto delegato sulla validità del Green pass per uniformarlo in tutta l’Unione. La novità è emersa in maniera “centrale” nella prima parte del summit che sarà inserita nel paragrafo 1 delle conclusioni. L’atto delegato sarà presentato nei prossimi giorni e nel testo verrà indicata la durata del Green Pass. Fonti europee spiegano che sarà la Commissione a decidere tale durata che, probabilmente, seguirà l’indicazione dei 9 mesi. La parte riguardante l’approccio coordinato da mantenere in eventuali misure restrittive era già presente nelle bozze dei giorni scorsi.
Green pass, come cambia? La decisione del Consiglio Europeo
Il Consiglio europeo, si legge su Ansa, “sottolinea l’importanza di un approccio coordinato sulla verifica del certificato digitale di vaccinazione anti-Covid dell’Ue, e prende nota del fatto che la Commissione adotterà un atto delegato a questo proposito”. In altri termini, sarà infatti la Commissione europea a indicare la durata della validità e del “Green Pass” a partire dall’ultima dose di vaccino somministrata.
Inoltre, si legge nelle conclusioni, “il Consiglio europeo ha affrontato la situazione epidemiologica in peggioramento nell’Ue e l’impatto dell’emergenza di Omicron”, la nuova, preoccupante variante del virus. I leader dei Ventisette hanno “riaffermato l’importanza della vaccinazione della lotta contro la pandemia. Attuare la vaccinazione per tutti e somministrare la terza dose – sottolineano – e cruciale e urgente. In questo contesto, superare le esitazioni riguardo al vaccino, anche affrontando la disinformazione, resta cruciale”.