Sono state un po’ schizofreniche le ultime ore nei palazzi del Governo, con le discussioni sul Green Pass che non accennano a frenarsi: in un primo momento sembrava essere convocata una cabina di regia domani mattina prima del Consiglio dei Ministri, in opposizione a quanto invece nel pomeriggio si dava quasi per certo, ovvero il rinvio a data da destinarsi. Poi il dietrofront improvviso attorno all’ora di cena, quando da fonti di Governo sono giunte alle agenzie le ultime novità in merito al Decreto che verrà varato domani in CdM (alle ore 12, questo sembra confermato).
In Consiglio arriverà la norma per estendere l’obbligo del certificato verde solo alle Rsa (la novità dell’ultim’ora) e al personale delle ditte di pulizia degli istituti scolastici e delle mense nelle scuole: non vi sarà invece alcuna Cabina di regia, a questo punto definitivamente rinviata alla prossima settimana. Durante un evento di Sinistra Civica Ecologista in corso a Roma questa sera, il Ministro della Salute Roberto Speranza è tornato sulla polemica dell’estensione o meno del Green Pass, dichiarando: «L’estensione del Green pass non è una scelta politica né è oggetto di trattativa politica, ma noi stiamo valutando giorno dopo giorno. Nel mese di agosto abbiamo avuto un numero di limitazioni molto basso, abbiamo passato un’estate non normale ma molto più simile alla vita di prima, le attività economiche per la stragrande maggioranza erano aperte e questo è frutto della campagna di vaccinazione e delle scelte fatte in questi mesi. Dunque per me non c’è trattativa politica, ma se serve si va avanti, si estende ancora il Green pass, e come ha detto Draghi, se dovesse servire siamo pronti ad andare fino in fondo»
CDM SOLO SU MENSE SCUOLA
Tanto rumore per nulla? Non è ancora detto, ma di certo il Governo Draghi pare aver frenato e non poco sul prossimo Decreto Green Pass da approvare vedo ottobre: fino all’altro ieri, era data per scontata la cabina di regia (e successivo CdM) per la giornata di giovedì 9 settembre, con l’incontro a Palazzo Chigi tra partiti e scienziati per definire le nuove regole sul certificato verde da adottare dal 1 ottobre. In particolare, si parlava di obbligo di Green Pass da estendere per tutti i lavoratori pubblici e pure per i privati, per mense pubbliche e ditte di pulizia e si ragionava sull’opportunità o meno di aggiungere un obbligo anche per autisti e passeggeri dei mezzi pubblici locali (Tpl).
Ecco, ora si è fermato tutto e fonti governative giungono notizie di un Consiglio dei Ministri domani a tema solo sul Green Pass per le mense: alle ore 12 dovrebbe tenersi (manca ancora la convocazione ufficiale) la riunione a Palazzo Chigi per rendere esteso l’obbligo di pass solo per chi lavora in mense scolastiche e per il personale delle pulizie. Stando all’Adnkronos, vi sarà anche un pre-consiglio in serata oggi per mettere a punto vari ddl di ratifica. Ma quella imponente “estensione” del pass anti-Covid non vi sarà, quantomeno non imminente: significa dunque che le discussioni principali sul tavolo, dall’obbligo per statali e privati, fino al tema ancora più dirimente dell’obbligo vaccinale e della terza dose (che comincerà a fine 2022 per i più fragili-anziani, decisione oggi dell’AIFA).
GREEN PASS LAVORO: IL PERCHÈ DELLA FRENATA
Cos’è successo dunque? La frenata su cabina di regia e Decreto Green Pass deriverebbe dalle tensioni interne alla maggioranza, emerse tutte nella discussione alla Camera sul dl licenziato il 5 agosto scorso dal CdM: domani sarà approvato un testo di legge con un unico articolo che estende l’obbligo del “pass verde” anche per mense e pulizie nel mondo scuola, dando così seguito a quanto aveva annunciato stamane il leader della Lega Matteo Salvini uscendo dal Salone del Mobile di Milano. «Ho parlato con il presidente Draghi, non risulta nessuna estensione di green pass a tutti i lavoratori del pubblico e del privato, a differenza di quello che ho letto su qualche giornale e quindi questo mi conforta», ha ribadito l’ex Ministro degli Interni dicendosi pronto a discutere di tutto nelle prossime settimane, «se qualcuno vuole inserire l’obbligo vaccinale deve anche inserire il risarcimento per eventuali danni. L’obbligo avrebbe il risultato contrario: spaventerebbe e aumenterebbe i dubbi. Escludo che arrivi in discussione l’obbligo vaccinale». L’obiettivo della Lega, conclude Salvini, è quello di «garantire salute e lavoro e penso che in queste ore si stia trovando una soluzione soddisfacente sui minorenni, sulle famiglie, sui tamponi gratuiti, sull’allungamento della durata del green pass. Se alzare i toni ci permette di avere dei risultati, allora vuol dire che stiamo facendo il nostro mestiere». La distanza rimasta ta sindacati e imprese nel vertice di lunedì scorso, lo scontro tra Lega e Csx sul Green Pass e il timore di generare l’effetto contrario – ovvero di dubbi e scetticismo – con l’aumentare degli obblighi, avrebbero consigliato Palazzo Chigi a frenare per il momento le discussioni sul nuovo Decreto: restano però le parole di Draghi in conferenza stampa, «estensione Green Pass e obbligo vaccinale si faranno», ma non questa settimana.