Cosa cambia da oggi, 1 maggio 2022, in materia di Green Pass e mascherine? Sono numerose le novità, che vi abbiamo enumerato nei paragrafi precedenti e, tra queste, vi è anche quella relativa al luogo di lavoro, dove la certificazione verde non dovrà più essere esibita e chiunque, che sia vaccinato oppure no, potrà entrare. Nemmeno le mascherine, “fortemente raccomandate”, sono obbligatorie sul posto di lavoro, dove i datori potranno comunque decidere di lasciare l’obbligatorietà dei dispositivi di protezione per i propri dipendenti.
Tuttavia, il ministro della Pubblica amministrazione, Renato Brunetta, ha inviato una circolare con alcune raccomandazioni, riportate anche dalle principali agenzie stampa: l’uso delle mascherine FFP2 è raccomandato, in particolare, “per il personale a contatto con il pubblico sprovvisto di idonee barriere protettive, per chi è in fila a mensa o in altri spazi comuni, per chi condivide la stanza con personale fragile, negli ascensori e nei casi in cui gli spazi non possano escludere affollamenti”. (aggiornamento di Alessandro Nidi)
GREEN PASS, COSA CAMBIA DA DOMANI 1 MAGGIO 2022
Cosa cambia da domani, 1 maggio, sul fronte delle regole Covid? Le novità non mancano per quanto riguarda obblighi, mascherine e Green Pass. Oggi, infatti, scadono molte delle restrizioni decise dal governo nei decreti varati nei mesi scorsi. Quindi, facciamo il punto della situazione sui cambiamenti all’orizzonte. Il Green Pass quindi va via dal 1 maggio ma servirà almeno fino al termine dell’anno solo per alcune attività, come le visite negli ospedali e nelle Rsa. Per quanto riguarda, invece, il lavoro, la certificazione verde, base o rafforzata, non sarà più richiesta, neppure a chi è ancora obbligato a vaccinarsi, come gli over 50. Quindi, in teoria possono svolgere il loro impiego anche coloro che non sono vaccinati, non sono stati malati di Covid e non hanno nemmeno un tampone.
L’obbligo di vaccinazione, comunque, per gli over 50 resta in vigore fino al 15 giugno. Chi non lo rispetta riceverà una multa una tantum di 100 euro, ma non rischia né la sospensione dal lavoro né dallo stipendio. Chi invece rischia sospensione e perdita dello stipendio è il lavoratore della sanità, unica categoria per cui resta valido l’obbligo fino al 31 dicembre. Per quanto riguarda la scuola, si può rientrare senza green pass dal 1 maggio, ma fino al termine dell’anno scolastico si viene adibiti ad altre mansioni per non entrare in contatto con gli studenti.
Via il green pass da domani 1 maggio anche per bar e ristoranti, anche al chiuso, per mense e catering, per l’accesso a cinema e teatri ed eventi sportivi, per gli studenti universitari, per centri benessere e attività sportive al chiuso e spogliatoi, per convegni e congressi, per corsi di formazione e centri culturali, sociali e ricreativi al chiuso, per partecipare ai concorsi pubblici, per accedere a sale da gioco, sale scommesse, sale bingo e casinò, per colloqui visivi in presenza con i detenuti negli istituti penitenziari, per le feste al chiuso e le discoteche, oltre che per i mezzi di trasporto.
ADDIO GREEN PASS DAL 1 MAGGIO 2022, MA SULLE MASCHERINE…
Il decreto covid del 17 marzo stabilisce che l’obbligo generale di mascherine al chiuso resta fino ad oggi, quindi da domani 1 maggio non andranno indossate, ma è stato approvato un emendamento in Commissione Affari sociali della Camera che proroga l’uso della mascherina fino al 15 giugno in ambito sanitario, ospedali e Rsa, nel trasporto pubblico locale e a lunga distanza (quindi sui mezzi di trasporto), negli studi professionali, nei cinema e teatri e negli eventi sportivi al chiuso. Lo ha annunciato il ministro della Salute Roberto Speranza, che ha firmato l’ordinanza che recepisce il testo dell’emendamento sull’uso delle mascherine al chiuso, come approvato dalla commissione.
Ulteriori dettagli sulle mascherine li ha forniti il sottosegretario Andrea Costa: “Resteranno obbligatorie al chiuso fino al 15 giugno nel trasporto pubblico locale e a lunga percorrenza, per gli spettacoli aperti al pubblico nei cinema, nei teatri, nei locali di intrattenimento e musica dal vivo e per tutti gli eventi e competizioni sportive che si svolgono al chiuso“. Inoltre, ha precisato: “Lo stesso varrà anche per lavoratori, utenti e visitatori delle strutture sanitarie, socio sanitarie e socio assistenziali, incluse le Rsa”. Invece “in tutti gli altri luoghi di lavoro, senza distinzione tra pubblico e privato, la mascherina sarà solo fortemente raccomandata“. Mascherine al chiuso a scuola, invece, fino al termine dell’anno scolastico. Nessun cambiamento previsto da parte del governo: resta la normativa in vigore.