Anche il Marocco dal 21 ottobre è obbligatorio una sorta di Green pass per accedere ai luoghi pubblici al chiuso oltre che per tutti gli spostamenti tra città e da una provincia all’altra. Ed è proprio contro il passaporto vaccinale che domenica sono scoppiate delle proteste in tutte le città marocchine. Come riportato dall’Associated Press, il tasso di vaccinazione nello stato nordafricano è il più alto del continente: oltre il 58% dei suoi 36 milioni di abitanti è infatti completamente vaccinato. Ma una minoranza molto rumorosa si oppone alla decisione di rendere obbligatorio il pass che viene rilasciato dopo la seconda dose di vaccino e che è richiesto non solo su tutti i mezzi di trasporto (sia pubblici che privati) ma anche per accedere agli uffici di qualsiasi tipo, sia in qualità di dipendenti e funzionari sia come cittadini.



MAROCCO, PROTESTE CONTRO IL GREEN PASS

Domenica sono stati centinaia i manifestanti che hanno marciato per le vie della capitale del Marocco, Rabat, per la seconda volta in una settimana. “Dovrebbe essere una nostra scelta!“, hanno urlato con rabbia i manifestanti “no Green pass” in relazione al vaccino, spingendosi a due passi dal palazzo del parlamento. Alcuni di loro hanno tentato di sfondare un cordone di polizia e gli agenti hanno disperdendo la folla. Le immagini della protesta hanno poi mostrato la polizia nell’atto di arrestare alcuni manifestanti, mentre altri hanno riportato delle ferite negli scontri. Proteste simili sono andate in scena anche a Casablanca, centro economico del Marocco, così come a Tangeri nel nord e Agadir nel sud del Paese. Da capire se, come accaduto ad esempio in Italia, le manifestazioni di chi si oppone al certificato verde si sgonfieranno o aumenteranno di intensità.

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