Il Green Pass, da settembre, sarà accompagnato da alcune regole ben precise che riguardano la sua obbligatorietà sui mezzi di trasporto e che, fino a nuovo ordine, rimarranno in vigore sino al prossimo 31 dicembre. Partiamo dagli aerei, con particolare riferimento ai voli nazionali, su cui bisognerà esibire il certificato verde a partire da mercoledì prossimo, procedimento che, per le tratte europee, era già richiesto dallo scorso luglio. Per le nazioni extra-Ue, invece, le norme variano a seconda degli Stati. Inoltre, sugli aerei è richiesto di indossare la mascherina chirurgica.



Passando invece ai treni, il Green Pass è richiesto solo per gli Intercity, Intercity Notte e Alta Velocità (ergo le Frecce di Trenitalia e Italo). Non servirà esibirlo, invece, sui convogli regionali. La capienza sarà dell’80% sia in zona bianca sia in quella gialla. Obbligatorio avere sempre addosso (tranne quando si mangia o si beve, al proprio posto senza alzarsi) la mascherina chirurgica o la mascherina FFP2.



GREEN PASS DA SETTEMBRE: PULLMAN, TPL, TAXI E…

Sempre dal 1° settembre, il Green Pass sarà obbligatorio per i pullman che svolgono un servizio “in modo continuativo o periodico” tra regioni diverse. Obbligo anche sugli autobus adibiti a noleggio con conducente (tranne quelli impegnati nei servizi aggiuntivi di trasporto pubblico locale e regionale). Accesso libero senza carta verde, invece, per il trasporto pubblico locale: metropolitane, bus urbani e regionali sono esclusi dalle nuove misure varate dal Governo, con uso obbligatorio della mascherina chirurgica.

E i taxi? Essi sono ritenuti trasporto locale e possono essere utilizzati anche senza Green Pass, purché si rispettino tutte le altre misure anti-contagio: di conseguenza, mascherina sul viso e occupazione del sedile posteriore. Per le auto fino a 5 posti, i passeggeri potranno essere soltanto due (tre, invece, se si tratta di persone conviventi). Infine, Green Pass obbligatorio su navi e traghetti che effettuano trasporto interregionale. Se il traghetto collega due luoghi della stessa Regione, non servirà. Nessun obbligo di Green Pass neppure per i traghetti che percorrono lo stretto di Messina, mettendo in collegamento la Sicilia con la Calabria.