In giornata si riuniranno le Regioni con la Ministra per gli Affari Regionali Mariastella Gelmini e il Ministro dei Trasporti Enrico Giovannini per dirimere le ultime novità su Green Pass e regole in arrivo dal prossimo 1 settembre 2021: se, come noto, l’ultimo Decreto Covid stabilisce l’obbligo del pass vaccinale da inizio settembre per tutti i trasporti a media-lunga percorrenza (aerei, navi, traghetti, treni intercity e Frecce), il nodo da risolvere per la ripresa delle attività e delle scuole rimane il trasporto pubblico locale.



«La questione dei trasporti – ha ribadito ieri il ministro delle Infrastrutture Giovannininon riguarda solo la riapertura delle scuole, ma anche il ritorno alle attività lavorative: da mesi stiamo lavorando con Regioni, Comuni e gestori del Trasporto pubblico locale per preparare questa ripartenza. Le linee guida sono state definite, in collaborazione con le Regioni, sono ora all’attenzione del Cts». Nella giornata di domani il Comitato si riunirà per dirimere sia il tema dei trasporti che la possibilità di estendere la durata del Green Pass da 9 a 12 mesi: in attesa di conoscere le possibili nuove linee guida nei prossimi giorni, oggi i Governatori potranno discutere direttamente con i Ministri sulle regole da approntare su metro, treni locali, bus e tram. «Lunedì scorso è infatti scaduto il termine entro il quale le Regioni dovevano inviarci i loro piani di potenziamento. Nei mesi scorsi – ricorda Giovannini – proprio i finanziamenti dati dallo Stato hanno consentito al Tpl nelle ore di punta di essere maggiorato del 15-20% in media ed è stato portato il tasso di copertura sui mezzi pubblici a quota 80%».



GREEN PASS E TPL, CAOS CONTROLLORI

Per il Ministro dei Trasporti occorre tenere conto che molti potrebbero scegliere veicoli privati per gli spostamenti il che sarà sicuramente un aiuto al trasporto pubblico ma potrebbe generare non pochi problemi sul traffico cittadino, specie nelle grandi città. Al momento comunque il tema del Green Pass per chi lavora nel settore dei trasporti è «ancora in discussione, come è in discussione l’uso del Green Pass per altre categorie di lavoratori». Tradotto, dal 1 settembre non vi sarà alcun obbligo di pass per il trasporto pubblico locale, né per i passeggeri né per gli autisti ma possibilità novità potrebbero arrivare nei prossimi giorni qualora la situazione epidemiologica generale dovesse ulteriormente peggiorare. Inoltre, resta il forte caos sul tema controllori: nell’intervista a Rainews 24 dello scorso 24 agosto il Ministro aveva rilanciato l’idea del Governo di far ritornare i controllori a bordo dei mezzi pubblici per verificare non solo il pagamento del biglietto ma anche il rispetto delle norme su mascherina, capienza e distanziamento. I sindacati e le associazioni di tpl sono saltate sul piede di guerra, denunciando come il ritorno dei controllori specie sui bus potrebbe essere molto pericoloso in quanto «non possiamo sostituirci alle forze dell’ordine». A stretto giro ieri è arrivata la replica del Ministro Giovannini dal Meeting di Rimini: «Il rischio di reazioni scorrette da parte di chi non paga il biglietto o viene sanzionato per il mancato uso della mascherina esiste come esisteva prima. La situazione è estremamente variegata, naturalmente ci siederemo la prossima settimana con i sindacati per discutere di questi aspetti che però dipendono sopratutto dalle aziende locali, da Regioni e Comuni perché il Tpl ha a che fare con le loro funzioni». Non solo, conclude Giovannini, esiste già nella legge di bilancio per il 2021 «la possibilità per i controllori di fare anche il controllo del rispetto delle norme anticovid. Ne discuteremo ma sopratutto saranno le regioni a discutere con le aziende che fanno Tpl a discutere di come potenziare questo servizio».

Leggi anche

Green pass globale Oms, retromarcia Schillaci: "Italia non aderirà"/ Cos'è e a cosa serve documento