Da più parti si parla dell’estensione del green pass per favorire il contenimento del virus e nel contempo indurre le persone a vaccinarsi contro il covid, ma l’applicazione del passaporto vaccinale sul trasporto pubblico locale, appare davvero complessa. Del resto, ci vorrebbe un controllore per ogni mezzo pubblico d’Italia, di mattina, pomeriggio e notte, quindi su ogni bus, metro, treno e tram, una cosa decisamente ingestibile. Lo sa bene il ministro delle Infrastrutture e mobilità sostenibili, Enrico Giovannini, che a riguardo ha spiegato: “Non si può imporre il cosiddetto green pass anche sul trasporto pubblico locale semplicemente perchè dal punto di vista organizzativo non sarebbe gestibile”, le parole riportate stamane da SkyTg24.it.



“L’introduzione del green pass su treni a lunga percorrenza, aerei e navi ha funzionato molto bene – ha proseguito l’esponente del governo Draghi – sul trasporto pubblico locale abbiamo ritenuto, assieme alle Regioni, di non introdurlo anche perchè sarebbe difficile fare i controlli”, aggiungendo che comunque sono stati stanziati “oltre 600 milioni per potenziare i mezzi pubblici e sono state rafforzate le regole per il riempimento”.



GREEN PASS, GIOVANNINI E FONTANA SUL PASSAPORTO VACCINALE

E di green pass ha parlato oggi anche il governatore della regione Lombardia, Attilio Fontana, sottolineando come il passaporto vaccinale, per cui la Lega ha votato contro in parlamento, non rappresenta ad oggi alcun problema. Intervenendo durante la trasmissione Start di Sky Tg24, il presidente dei lombardi ha parlato di problema ‘marginale’: “Come Regione, per noi è un problema abbastanza marginale in quanto la percentuale degli aderenti al piano vaccinale è talmente alta, che non può creare problemi”.

Stessa situazione per quanto riguarda il green pass obbligatorio per il personale scolastico nelle scuole: “Anche a livello scolastico il problema è marginale. Ciò detto, il Green pass deve essere visto come un mezzo per ottenere quelle libertà che rivogliamo”. Ricordiamo che gli istituti riapriranno lunedì prossimo in Lombardia, un vero e proprio banco di prova.