I cortei No Green Pass sono andati in scena quest’oggi in numerose città d’Italia, all’incirca un’ottantina, coinvolgendo migliaia di cittadini, scesi nelle piazze di tutto il Belpaese per manifestare il proprio dissenso nei confronti dell’obbligatorietà della certificazione verde a decorrere dal prossimo 6 agosto e contestare apertamente la misura assunta dal Governo Draghi. Gli slogan più gettonati nelle località interessate dalle proteste sono stati “contro il passaporto schiavitù”, “contro gli obblighi vaccinali”, “contro la truffa Covid”, “contro la dittatura instaurata”, “per la libertà”, fino all’ormai già celebre “basta dittatura”.
Proprio quest’ultimo è il nome del gruppo nato sull’app di messaggistica istantanea Telegram, su cui si legge: “Riuniamo tutte le pecore nere che si rendono conto della situazione gravissima di schiavismo mediatico a cui siamo sottoposti, rafforzato da regole anticostituzionali che soffocano le nostre vite con la privazione degli spostamenti, coprifuoco, mascherine quando fanno comodo e tutte le prese in giro che stanno distruggendo la nostra dignità di essere umani. Uniamoci tutti”. Inoltre, si puntualizza che le proteste del 24 luglio sono effettuate senza nessun partito alle spalle, senza nessun interesse personale o di categoria. (aggiornamento di Alessandro Nidi)
GREEN PASS ITALIA: ACCESSO NEI PRONTO SOCCORSO E NEI REPARTI OSPEDALIERI
Con il Green Pass si potrà aver accesso alle sale d’attesa dei pronto soccorso e ai reparti ospedalieri per far visita ai familiari ricoverati. Lo prevede l’articolo 4, lettera b del decreto appena varato dal governo, in cui si legge che “è previsto per i parenti dei pazienti l’accesso alle sale d’attesa dei pronto soccorso e ai reparti ospedalieri”. La precisazione arriva da fonti del Ministero della Salute, dopo l’appello di Italia Viva proprio per permettere l’accesso in ospedale alle persone provviste di Green Pass.
Erano stati il presidente dei senatori di Italia Viva, Davide Faraone, e la presidente della Commissione Sanità a palazzo Madama, Annamaria Parente, ad annunciare in una nota l’intenzione di scrivere una lettera al ministro della Salute Roberto Speranza affermando di essere “al fianco del presidente di Salvagente Italia, Mirko Damasco, che da giorni è in sciopero della fame per consentire ai familiari di fare visita ai pazienti in ospedale”. Da qui l’appello al titolare della Salute “affinché riveda subito le regole degli accessi ai reparti ospedalieri, magari tramite Green Pass, per interrompere subito una modalità che aggiunge difficoltà ulteriori a chi già vive un momento di sofferenza”. Come riportato daLa Repubblica, però, il Green Pass – chiarisce il ministero della Salute – è già previsto dal decreto. (agg. di Dario D’Angelo)
GREEN PASS ITALIA: LE CONTRADDIZIONI SECONDO “IL TEMPO”
L’introduzione dell’obbligo di Green Pass in Italia è accompagnato da non poche contraddizioni, messe in particolare evidenza dal quotidiano “Il Tempo”, sulle cui colonne si sottolinea che, se per i clienti di pizzerie, ristoranti e bar sarà indispensabile il prossimo 6 agosto essere muniti della certificazione verde, non accadrà altrettanto per i titolari del locale, per il cuoco, per il pizzaiolo e per i camerieri. E, come per loro, non vi è alcuna imposizione di Green Pass neppure per gli istruttori di palestra, per i maestri di nuoto in piscina, per i dipendenti di un centro benessere e gli organizzatori di sagre, fiere, congressi, centri sociali e ricreativi.
Inoltre, il Governo nel documento ufficiale scrive la seguente porzione di frase: “Sante da un lato la necessità di completare il piano vaccinale tuttora in corso e, dall’altro lato, l’incremento di diffusione sul territorio nazionale delle nuove varianti SARS-CoV-2, rispetto alle quali non è stata ancora compiutamente appurata l’efficacia dei vaccini attualmente utilizzati”. Se forse i vaccini non sono efficaci contro le varianti, il Green Pass è una misura davvero efficace per tutelare gli italiani? (aggiornamento di Alessandro Nidi)
GREEN PASS ITALIA: PROTESTE IN TUTTO LO STATO
L’introduzione del Green Pass obbligatorio in Italia per prendere parte a eventi al chiuso o per accedere all’interno di bar e ristoranti ha suscitato due reazioni diametralmente opposte nella popolazione italiana. Da un lato, c’è chi ha accelerato i tempi e prenotato la propria vaccinazione, tanto che nella giornata di venerdì 23 luglio, il commissario straordinario per l’emergenza sanitaria, Francesco Paolo Figliuolo, ha dichiarato con orgoglio di avere registrato un incremento delle adesioni alla campagna vaccinale che va da un +15% a +200% a seconda delle regioni.
Dall’altro, però, c’è chi la decisione del Governo Draghi non l’ha proprio digerita e ha deciso di fare sentire la propria voce attraverso la quarta edizione del “WorldWide Demonstration Rally”, appuntamento in difesa della libertà e dei diritti. Come si legge sulla pagina Facebook ufficiale dell’evento, “l’azione del governo durante la pandemia di Coronavirus è un problema internazionale che, di conseguenza, richiede una risposta internazionale. Ci battiamo insieme per i valori umanitari e costituiamo un faro di vera solidarietà internazionale”. Così, nella giornata di oggi, sabato 24 luglio 2021, sono attese proteste nelle piazze di tutta la Penisola.
GREEN PASS ITALIA: CENTRO DELLE PROTESTE A OSTIA, MA NON SOLO
L’adozione – in certi contesti obbligatoria – del Green Pass in Italia, incarnerà il fulcro delle proteste nel nostro Paese, a cominciare da Ostia sul litorale romano (inizio manifestazione previsto per le 15, ndr). Alle 17.30, però, in numerose altre realtà dello Stivale scatteranno le contestazioni alle misure in vigore dal prossimo 6 agosto. Si va da Roma (piazza del Popolo) a Milano (piazza Fontana), passando per Firenze (piazza della Signoria), Torino (piazza Castello), Genova (piazza De Ferrari), Napoli (piazza Dante) e Bologna (piazza Maggiore), inclusi altri numerosi capoluoghi di provincia.
L’obiettivo è quello di fare sentire la voce del popolo “contro il passaporto schiavitù”, ma non solo: anche contro “gli obblighi vaccinali, la truffa Covid e la dittatura”. Polemiche sul Green Pass in Italia anche da parte dei titolari delle discoteche e delle sale da ballo: il Silb ha sottolineato che “l’ultimo decreto dimostra che esiste un vero e proprio pregiudizio da parte del governo nei confronti delle discoteche. Di fatto, con questa nuova misura, si incentiva l’abusivismo e di questo i decisori politici si assumeranno le responsabilità, anche da un punto di vista legale”.