Green pass? Alcune categorie dovrebbero essere esonerate dalla certificazione verde che attesta l’avvenuta vaccinazione, guarigione dal Covid-19 o di essersi sottoposti a tampone con esito negativo. E’ il caso di quelle persone per cui la somministrazione del vaccino non è prevista, come per esempio i bambini sotto i 12 anni. Lo ha dichiarato all’Adnkronos l’ex presidente della Corte Costituzionale Cesare Mirabelli che, sul fronte giuridico, precisa: “Nella disposizione non c’è una violazione della Costituzione, ma ad esempio sui minori non c’è ragionevolezza. La richiesta non sembra adeguata e proporzionata rispetto all’obiettivo“. Secondo Mirabelli, inoltre, il tampone che a differenza del certificato è a pagamento “dovrebbe essere gratuito per tutti alla tedesca, o per lo meno per chi non può vaccinarsi“.
GREEN PASS, MIRABELLI: “ALCUNE CATEGORIE VANNO ESONERATE”
Il prof. Cesare Mirabelli è entrato nel dettaglio chiarendo come vi sia innanzitutto un principio generale di ammissibilità del Green pass, introdotto dal decreto anti-Covid del 22 aprile 2021, poi modificato dal decreto del 18 maggio, a sollevare il seguente interrogativo: “E’ legittimo chiedere questa certificazione o accertamento di carattere sanitario? La risposta è no, se è una condizione assoluta che limita la libertà di circolazione. Sì, se è una condizione per partecipare ad eventi, in cui c’è rischio di diffusione di contagio“. L’ex presidente della Consulta spiega come vi siano poi delle condizioni particolari: “Come per chi non ha potuto o non ha voluto fare il vaccino e quindi ha l’onere di tamponarsi per mostrare di non essere infettante“. In questi casi, spiega il giurista, “il diritto alla prestazione non è così assoluto da essere a carico dello Stato comunque e ovunque, ma in situazioni marginali può essere opportuno che lo Stato provveda“. L’Adnkronos ha chiesto poi se la richiesta di tampone per bambini non vaccinati – perché non è previsto vaccinarli – sia ragionevole? Questa la risposta di Mirabelli: “Da un punto di vista astratto sembra di no, la richiesta non è né proporzionata né adeguata rispetto all’obiettivo, dato che sembra che non ci sia rischio di essere infettati. Per questo dal green pass dovrebbero essere esonerate alcune categorie. Sarebbe opportuno diversificare tra quelle per cui è o non è prevista la vaccinazione, come i bambini in quanto non infettabili né diffusori di malattia, a quanto sembra“.