Accordo storico tra l’Organizzazione mondiale della sanità e la Commissione europea per un Green Pass mondiale: le due autorità hanno annunciato lunedì il lancio di un partenariato per la salute digitale. Questa partirà dall’uso del sistema di certificazione digitale COVID-19 dell’Unione europea e verrà adottato proprio dall’OMS, come si legge nel comunicato stampa. L’agenzia sanitaria globale adotterà il programma di certificazione digitale COVID-19 dell’UE partendo già da questo mese e creerà una certificazione sanitaria digitale globale, come rivela il China Daily.
Si tratterà di una rete basata sui principi e sulle tecnologie aperte, come avvenuto nell’Unione Europea durante il Covid-19. I certificati COVID-19 dell’UE sono stati attivi dal giugno 2021 per facilitare i viaggi sicuri dei cittadini in tutta l’Unione, in un momento in cui i Paesi avevano numerose restrizioni alle frontiere per frenare la diffusione del virus. Sul cosiddetto Green Pass comparivano i risultati delle vaccinazioni e dei test svolti dai viaggiatori: questi erano riportati sui documenti per comprovare il loro stato di salute.
Green Pass mondiale: nel certificato anche il controllo di altre malattie
La partnership tra l’Organizzazione mondiale della sanità e la Commissione europea estende l’uso degli attuali certificati digitali dell’UE, che scadranno quest’estate, globalmente. Verranno inoltre utilizzati anche per il controllo di altre patologie ed eventualmente di altre pandemie. Potranno essere incluse anche funzionalità aggiuntive, come le schede di vaccinazione di routine internazionali digitalizzate.
Coinvolti nel sistema totale di 51 paesi in quattro continenti, come affermato dalla Commissione europea sul suo sito web.
“L’OMS mira a offrire a tutti gli Stati membri l’accesso a uno strumento sanitario digitale open source, che è
basata sui principi di equità, innovazione, trasparenza, protezione dei dati e privacy”, ha spiegato Tedros Adhanom Ghebreyesus, direttore generale dell’OMS. Non si potrà accedere ai dati personali delle persone. Soddisfazione da parte dell’UE: Thierry Breton, commissario per il mercato interno del blocco, ha affermato che l’UE ha fissato uno standard globale.