I TEMI IN CABINA DI REGIA
Si prevede una Cabina di regia molto complessa quella che esordirà giovedì prossimo a Palazzo Chigi, riunione allargata anche ai rappresentati del Cts: sul tavolo il Green Pass da estendere nel prossimo decreto in arrivo ad ottobre. Sull’obbligo vaccinale infatti occorre prima il via libera dell’Ema, ma l’Italia potrebbe essere il Paese apripista nell’iter di richiesta formale, qualora i numeri della pandemia dovessero peggiorare di molto nelle prossime settimane.
Qui sotto trovate tutti i focus sul nuovo pass esteso a dipendenti pubblici e lavoratori nei luoghi dove già ora il QR code è controllato a clienti. Come spiega il “Corriere della Sera”, citando fonti di Governo, «Dopo la cabina di regia che sarà convocata questa settimana dal presidente del Consiglio Mario Draghi, arriverà l’approvazione del decreto. Ma bisognerà lasciare trascorrere almeno 15 giorni per dare a chi non è vaccinato la possibilità di sottoporsi alla prima dose, condizione indispensabile per ottenere la certificazione verde». Resta aperta la discussione in Cabina di regia sull’obbligo di Green Pass per studenti del liceo e trasporto pubblico locale: al momento però il Ministro Speranza smentisce, più che altro per la difficoltà di controllo logistico che potrebbe comportare una regola del genere su scala nazionale.
GREEN PASS ESTESO: ECCO PER CHI
Dal mese di ottobre il Governo Draghi ipotizza l’introduzione di un nuovo Decreto sul Green Pass (il terzo dopo l’inizio dell’estate) per poter estendere l’obbligatorietà del certificato verde Covid-19 a diverse categorie: come ha spiegato il Premier Draghi nella conferenza stampa del 2 settembre scorso, non si tratta di decidere “se” farlo ma solo “per chi”. Ergo, l’estensione si farà e con essa potrebbe anche essere introdotto quell’obbligo vaccinale che tanto sta facendo discutere politica, scienza e opinione pubblica (sempre qualora Ema desse il via definitivo al vaccino anti-Covid come farmaco “tout court”).
Dalle ultime anticipazioni emerse oggi sull’Agenzia ANSA, il Green Pass obbligatorio potrebbe essere inserito da ottobre per tutti i dipendenti statali, per le categorie di lavoratori nei luoghi dove già oggi è richiesto il pass ai clienti (locali, cinema, musei, concerti, etc.) e anche per gli autisti e i passeggeri del trasporti pubblico locale (Tpl), anche se su questo punto resta un grosso nodo da discutere (qui sotto il focus, ndr). Domani 6 settembre sindacati e imprese tornano a incontrarsi proprio per trovare un accordo sui Green Pass obbligatorio nei luoghi di lavoro. Il Ministro Brunetta dal Forum di Cernobbio ha sottolineato come il certificato andrebbe esteso a tutti i lavoratori, «in sede di cabina di regia e poi dalla cabina di regia in consiglio dei ministri con tutte le determinazioni che il Cdm indicherà».
GREEN PASS, IL NODO TRASPORTI
«Mi auguro che lunedì prima con Confindustria e poi con Confapi, tutti insieme, ci metteremo nella condizione di dire al governo: fai la legge sull’obbligo vaccinale, rendi gratuiti i tamponi per rendere gestibile questo processo nei luoghi di lavoro. Questo è passaggio molto importante», ha spiegato il leader Cgil Maurizio Landini, dato che domani con Cisl e Uil incontreranno il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi. Lunedì il vertice con i sindacati, giovedì la Cabina di regia richiesta dalla Lega e annunciata dal Premier Draghi per discutere proprio di Green Pass ed eventuale obbligo vaccinale (Salvini si è già detto contrario ma apre per l’introduzione solo per alcune categorie di cittadini). Resta infine il nodo importante dei trasporti locali (metro, bus, tram) con il Green Pass al momento non obbligatorio per i passeggeri ma che potrebbe per l’appunto trovare novità dirimenti già dal mese di ottobre: «fortissima collaborazione con le Regioni sul trasporto pubblico locale. Abbiamo definito le linee guida concordate con loro. In considerazione dell’andamento della crisi pandemica e della ripresa delle attività lavorative e didattiche – ha spiegato il Ministro dei Trasporti Enrico Giovannini – si prevede che le Regioni possano utilizzare una quota delle risorse assegnate dal Governo per erogare servizi aggiuntivi anche per potenziare i controlli sulla corretta applicazione delle linee guida recentemente emanate».