La china del dibattito pubblico sul Green Pass e i vaccini sta prendendo una direzione piuttosto “rischiosa”: in attesa della Cabina di regia domani che dovrà decidere sul prossimo Decreto Covid, studiosi, politici e scienziati si interrogano su quale opzione migliore possa essere adatta al Paese in vista dell’emergere della variante Delta. Due le preoccupazioni: la schermatura con doppia dose da raggiungere per più italiani possibili (perché salva da sintomi gravi del Covid), evitare nuovi lockdown e restrizioni specie nell’estate della ripartenza sociale ed economica.
In questo senso le due proposte giunte stamani dai due principali consiglieri del Ministero della Salute – Walter Ricciardi e Sandra Zampa – stanno già facendo discutere e non poco un Governo sostanzialmente diviso tra Centrosinistra e Cdx (+Italia Viva), rispettivamente per l’obbligo vaccinale tout court e per l’ampliamento del Green Pass ma non in tutti i luoghi. «Il Green pass non solo deve diventare obbligatorio per i ristoranti al chiuso, ma anche per i mezzi di trasporto pubblico come autobus e metropolitana. Dal punto di vista tecnologico, non è impossibile applicare questa necessaria misura», ha spiegato al Messaggero stamane il docente ordinario di Igiene e Sanità Pubblica all’università Cattolica di Roma e consigliere del ministro della Salute Roberto Speranza.
“OBBLIGO VACCINI IMPOSSIBILE, MA DOVRANNO AVERE MENO OPPORTUNITÀ”
Assieme alla proposta di Zampa che apre al Green Pass obbligatorio per ristoranti, supermercati, centri commerciali e ipermercati, nei fatti il Ministero della Salute si prepara alla battaglia in Cabina di regia e CdM con una sorta di obbligo vaccinale “mascherato”. Il tema viene comunque affrontato da Ricciardi sempre dalle colonne del quotidiano romano, spiegando espressamente «Non possiamo obbligare le persone a vaccinarsi, però chi non lo vuole fare avrà meno opportunità o, quanto meno, dovrà eseguire un tampone antigenico ogni volta che vorrà frequentare luoghi affollati o usare i mezzi pubblici». Per Walter Ricciardi la decisione ad esempio fatta dal Regno Unito che da oggi toglie tutte le restrizioni, è una scelta «omicida, ci sarà un aumento enorme dei casi, è un esempio da non seguire». In questo senso, prosegue il consigliere di Speranza, l’arma del vaccino è fondamentale anche perché senza le vaccinazioni le varianti si amplieranno e renderanno sempre più complessa la battaglia alla pandemia: «Se continuiamo a vaccinare, non arriveremo a numeri altissimi di ricoveri e decessi come l’anno scorso. Adesso la strada è quella del Green pass, una spinta gentile. Se non ti vuoi vaccinare e vuoi stare a casa, bene. Se invece vuoi frequentare ambienti affollati, allora lo puoi fare soltanto dimostrando o che sei vaccinato o che sei immune perché hai avuto il virus o che sei negativo perché hai eseguito di recente il test». Il modello a cui guardare? Per Ricciardi ovviamente è la Cina: «se vale questo principio in un paese come la Cina che ha 1,7 miliardi di abitanti, perché non dovremmo riuscire a metterlo in pratica noi? La tecnologia esiste, i cellulari li abbiamo tutti, è solo una questione di organizzazione. Se il cellulare diventa il titolo di viaggio, si può fare. O si capisce che il Green pass è l’unica strada per una vita normale, o avremo sempre ondate di contagi che ci costringeranno a chiusure, che ci distruggeranno dal punto di vista sanitario, economico ma anche psicologico».