Il Green Pass per gli statali potrebbe presto diventare obbligatorio (inizio ottobre): questa è la soluzione a cui sta pensando il Governo e a cui sta lavorando, tra gli altri, anche il ministro della Salute, Roberto Speranza, il quale ha preannunciato nell’ambito di un’intervista rilasciata al quotidiano “La Repubblica” che “si può valutare se procedere con l’estensione del passaporto vaccinale. Ad esempio per i dipendenti della pubblica amministrazione”.
Peraltro, il ministro ha aggiunto che la categoria dei dipendenti statali non sarà probabilmente l’unica a essere toccata dall’obbligo di certificazione verde. L’intenzione dei vertici di Palazzo Chigi, infatti, sarebbe quella di procedere per gradi, anche se il documento potrebbe essere richiesto presto negli uffici privati e sui trasporti pubblici locali: “È in corso anche una riflessione con sindacati e imprese per ragionare anche di Green Pass sui luoghi di lavoro”, ha confermato senza troppa retorica Speranza, sottolineando, pertanto, come presto potrebbe essere necessario essere in possesso della carta verde in contesti differenti da quelli attuali.
GREEN PASS PER GLI STATALI: STEP CHE PRECEDE L’OBBLIGO VACCINALE?
L’estensione dell’obbligatorietà del Green Pass agli statali e ad altri contesti, peraltro, potrebbe precedere un altro “drastico” giro di vite da parte dell’esecutivo di Mario Draghi: l’obbligo vaccinale, che virologi ed esperti stanno sempre più spesso invocando, tanto sui social network, quanto nelle trasmissioni televisive. Sarà decisivo questo mese, in tal senso; infatti, entro settembre si valuterà se l’obiettivo dell’80% della popolazione italiana vaccinata sarà stato traguardato oppure no. In caso di risposta negativa, non rimarrà che istituire l’obbligo di vaccinazione per tutti.
Intanto, al momento il tema più chiacchierato è quello del Green Pass, tanto che il ministro Brunetta, già nel mese di luglio, scrisse: “Forza Italia è per l’obbligo vaccinale per gli insegnanti, ad esempio, che io estenderei per legge ad altri. A chi fa front office nella pubblica amministrazione e a chi lavora nei servizi pubblici”. A circa due mesi di distanza, quello scenario sta concretizzandosi e fra trenta giorni ci saranno indubbiamente ulteriori novità.