Sta spopolando il green pass, la certificazione vaccinale verde, di Adolf Hitler. Come vi abbiamo spiegato, c’è stato un furto di chiavi per generare i Qr code associati appunto al pass vaccinale, e qualche “simpaticone” si è inventato il green pass di Adolf Hitler. In rete sono comparse moltissime segnalazioni e il Qr code in questione è giunto anche al collega giornalista de La Zanzara, Cruciani. Questi ha pubblicato un video sulla propria pagina Instagram in cui ha mostrato il pass del leader del partito nazionalsocialista tedesco negli anni ’30 e ’40: “Mi arriva questo green pass probabilmente falso – racconta Cruciani rivolgendosi ad una telecamera e mostrando un Qr Code – adesso lo verifichiamo”.
A quel punto si vede Cruciani mentre verifica assieme ad un’altra persona lo stesso codice, molto probabilmente con l’applicazione ufficiale Verifica C19, e apparire magicamente il nome del dittatore nazista: “Cosa c’è scritto qua guardate, Adolf Hitler: Green pass falso intestato ad Adolf Hitler”. Le chiavi rubate e utilizzate per generare falsi green pass sarebbero già state tutte disattivate ma è probabile che in molti le abbiano già utilizzate nelle scorse ore. In fondo a questa pagina il video di Cruciani. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
GREEN PASS, RUBATE CHIAVI PER GENERARE I QR CODE, SCOPERTO UN ‘PASSAPORTO’ DI HITLER
Alcune chiavi che permettono la generazione del Certificato verde europeo, il green pass dell’Ue, sarebbero state rubate. Come riferito dai principali organi di informazione online in queste ultime ore, qualcosa si era già intravisto già nella serata di ieri, quando, come sottolineato dall’edizione online di Sky Tg24, erano iniziati a circolare su forum online dei green pass “particolari”.
In poche parole, scannerizzando il codice Qr attraverso l’applicazione ufficiale Verifica C19, si scopriva che gli stessi appartenessero ad Adolf Hitler, il noto dittatore nazista. Inoltre, in due si affermava che la persona si era vaccinata in Francia mentre un altro in Polonia. Nella mattinata di oggi si è quindi scoperto il furto di chiavi per generare il green pass, che sarebbero state sottratte anche se non si sa da chi ne tanto meno come. La cosa certa è che queste hanno iniziato a circolare in rete, ed in particolare sul Dark Web, permettendo appunto la creazione di certificati verdi totalmente falsi, ma di fatto identici agli originali.
RUBATE CHIAVI PER GENERARE IL GREEN PASS EUROPEO: IL COMMENTO DI STEFANO ZANERO
In base ai primi accertamenti effettuati, comunque, il furto non sarebbe avvenuto in Italia, in quanto la Sogei, la società di Information technology del Ministero dell’Economia che fornisce i codici per generare i certificati verdi in Italia, non ha registrato alcun attacco informatico nelle scorse ore riguardante appunto i green pass. Stefano Zanero, docente di computer security e informatica forense al Politecnico di Milano, ha commentato: “Che si sia trattato di un leak o quantomeno di un abuso di chiavi di firma non è che sia discutibile, è abbastanza evidente”.
Stando a quanto specificato dal quotidiano online Open, è stato scoperto un utente su Raid Forums, tale przedsiebiorca, che vendeva già da giorni green pass europei al prezzo di 300 dollari ciascuno, e una volta scoperto il giro d’affari illegale sono state disattivate tutte le chiavi che sono state sottratte, di conseguenza ogni certificato verde generato dallo stesso, compreso quello di Adolf Hitler.