Modifiche alla norma per il personale scolastico sprovvisto di Green pass? L’auspicio di Andrea Costa, sottosegretario alla Salute, è che rimanga così com’è. «A oggi il decreto è uscito con le sanzioni e io mi auguro che rimanga con le sanzioni, dopo di che se ci saranno dei cambiamenti li vedremo e li valuteremo», ha dichiarato a L’Aria che tira Estate, su La7. Costa ha ribadito che per lui bisognava anche andare oltre per quanto riguarda la scuola, cioè per l’introduzione dell’obbligo vaccinale. «Io credo che ci debba essere un senso di comunità che debba prevalere sulle posizioni personali. E allora se noi vogliamo garantire una ripresa della scuola in presenza non possiamo prescindere dalla vaccinazione del personale scolastico».
D’altra parte, ha ricordato che l’85% del personale scolastico si è sottoposto alla vaccinazione, «quindi siamo in presenza di una minoranza che ci auguriamo possa essere sensibilizzata». In merito al Green pass, il sottosegretario alla Salute ha confermato che dai dati emerge che «gli italiani hanno preso ben coscienza dell’utilità del Green pass perché ad oggi sono stati scaricati oltre 60 milioni di certificati verdi».
COSTA PROMUOVE GREEN PASS. E SU DISCOTECHE…
Per Andrea Costa il Green pass è uno strumento che consente «di proseguire in questo percorso di riaperture graduali nel nostro Paese e di ritorno alla normalità». Questo, ha sottolineato il sottosegretario alla Salute, è stato lo spirito con cui lo hanno introdotto, «nella consapevolezza che il Green pass tutela e garantisce le libertà». Per quanto riguarda invece la mancata riapertura delle discoteche, Costa ha espresso la sua contrarietà, ribadendo quindi la sua posizione. «Io ancora adesso sostengo che le discoteche siano un settore al quale dobbiamo dare una risposta, perché quando parliamo di discoteche parliamo di oltre 3mila attività del nostro Paese con 100mila occupati e un fatturato di oltre 2 miliardi». Pur prendendo atto della scelta del governo, oltre che della mediazione fatta, «ancora oggi sostengo che le discoteche si potevano aprire anche perché riaprire le discoteche significa contenere e gestire meglio fenomeni fuori dalle regole». Infine, ritiene sia necessario intensificare i controlli, visto che c’è un numero crescente di eventi all’aperto e serate danzanti.