OBBLIGO GREEN PASS ANCHE PER GENITORI

Con il nuovo Decreto legge che estende l’obbligo di Green Pass per tutti coloro che hanno accesso al mondo scuola (oltre che Università e Rsa), si modifica il comparto delle regole anti-Covid già piuttosto complesso dal 1 settembre scorso: oltre a docenti e personale ATA, le norme già entrate in vigore – approvate dal CdM del 9 settembre – impongono il possesso del certificato verde Covid anche per i genitori che entrano negli istituti per accompagnare i figli o per le riunioni/colloqui con i docenti.



Non solo, servirà il Green Pass anche per tutti i lavoratori delle ditte esterne – pulizie, manutenzione e mense scolastiche – in modo che fino al 31 dicembre 2021 chiunque abbia accesso a scuola sia controllato se in possesso del certificato di comprovata vaccinazione, guarigione Covid o tampone negativo (nelle 48 ore precedenti). Il decreto fissa anche gli esenti dalle nuove regole: «Chiunque accede a tutte le strutture delle istituzioni scolastiche, educative e formative è tenuto a possedere la Certificazione Verde. Questa disposizione non si applica ai bambini, agli alunni e agli studenti nonché ai frequentanti i sistemi regionali di formazione, ad eccezione di coloro che prendono parte ai percorsi formativi degli Istituti tecnici superiori».



GREEN PASS, TUTTE LE ALTRE REGOLE

In attesa che scatti a pieno regime la piattaforma di controllo del Miur legata al portale Dgc, il nuovo Decreto fissa che sarà il dirigente scolastico e i responsabili di tutte le istituzioni scolastiche, educative e formative hanno il compito di controllare il possesso del Green Pass da parte del lavoratore. Come noto infatti, dal 1 settembre già docenti e personale scolastico non può accedere alle strutture se sprovvisto di Green Pass valido (dopo 5 giorni viene considerata assenza ingiustificata, con conseguente sospensione di lavoro e stipendio): «Nel caso in cui l’accesso alle strutture sia motivato da ragioni di servizio o di lavoro, la verifica sul rispetto delle prescrizioni deve essere effettuata anche dai rispettivi datori di lavoro», chiarisce il Decreto legge. Sul fronte sanzioni, «il personale che lavora in ambito scolastico, universitario e delle Rsa che verrà trovato a seguito dei controlli senza il green pass sarà punito con una sanzione che va da 400 a 1000 euro.  La sanzione sarà applicata sia ai lavoratori che non avranno la certificazione, sia ai dirigenti e ai datori di lavoro ai quali sono demandati i controlli». Ancora nessuna novità sui tamponi gratuiti, ma la Lega in Consiglio dei Ministri avrebbe ottenuto di avere via libera in questi termini in futuri provvedimenti, proprio in cambio del voto favorevole sul Decreto di estensione del Green Pass. Per quanto riguarda l’Università, infine, oltre a studenti, docenti e personale amministrativo anche qui «chiunque accede alle strutture appartenenti alle istituzioni universitarie e dell’alta formazione artistica musicale e coreutica, nonché alle altre istituzioni di alta formazione collegate alle università».