Meno uno al voto in Senato sul caso Gregoretti: Matteo Salvini, indagato dal Tribunale dei Ministri di Catania per sequestro di persona sulla nave militare italiana, attende le ultime ore per limare il discorso che terrà domani a Palazzo Madama per difendere le sua posizione senza però opporsi al processo che a questo punto sembra scontato per l’ex Ministro degli Interni. Come vi abbiamo raccontato ieri in questo focus, il leader della Lega ha deciso di non opporsi alla richiesta di procedere avanzata dal Tribunale pur a fronte dell’archiviazione della Procura di Catania: ha così chiesto ai propri senatori di non votare contro il processo Gregoretti, anche se questo non significa che domani in Aula vi sarà una rassegnata scena di “silenzio” davanti al voto favorevole di Pd, M5s, LeU e Italia Viva. «Si ritorna a Roma, pronto a dare battaglia in Senato per proteggere l’Italia e gli Italiani», spiega l’ex Ministro degli Interni facendo ritorno nella Capitale dopo il viaggio nel Nord Est prima per l’omaggio alle vittime delle Foibe e poi questa mattina per un’ultima visita a Venezia con Zaia prima del ritorno in Senato. «Ne avrei fatto volentieri a meno», ammette Salvini nella diretta Facebook sulla Laguna eppure conferma «i senatori della Lega non si opporranno. Certo sarò in aula. Non vedo l’ora di andare a processo perché ritengo di aver fatto il mio dovere. Difendere i confini dell’Italia e degli italiani. E se per qualcuno è un crimine, allora chiariamola una volta per tutte».
LE STRATEGIE DELLA LEGA SULLA GREGORETTI
Niente consiglio di Giulia Bongiorno dunque, ovvero il cambio di strategia per evitare un processo che si preannuncia molto lungo e “pericoloso” per l’ex Ministro, la strategia di Salvini per il caso Gregoretti è netta: difendersi in Senato, andare a processo e “portare” con se tutto il popolo italiano che è convinto lui abbia agito nell’interesse pubblico e non per razzismo. «I migranti erano al sicuro e lo sbarco era rallentato solo dalle trattative per la redistribuzione e per la verifica delle persone a bordo, visto che lo stesso governo tedesco aveva fatto sapere che tre persone a bordo erano soggetti in grado di mettere a rischio la sicurezza nazionale»: in questo modo l’Agi ricostruisce la linea difensiva che Salvini domani presenterà in Senato nella votazione dove l’esito sembra sempre più scontato, al netto del voto contrario di Fratelli d’Italia e Forza Italia che confermano la linea adottata in Giunta per le Immunità. «Ci stiamo lavorando con il gruppo di Fratelli d’Italia, lo stiamo preparando in queste ore. Per la Lega la decisione è in via di definizione», spiega questa mattina il senatore FI Lucio Malan in merito all’odine del giorno che Forza Italia domani presenterà per chieder all’Aula di votare la richiesta di autorizzazione a procedere nei confronti di Matteo Salvini sul caso Gregoretti. Resta aperta l’ipotesi di “disertare” all’ultimo l’Aula per non votare contro il proprio stesso leader, ma dalle parole del leghista a Venezia pare che questa opzione sia alquanto improbabile al momento.