La presidentessa del Senato della Repubblica, Maria Elisabetta Alberti Casellati, esce allo scoperto il giorno dopo la bufera scoppiata nella maggioranza. La stessa è accusata di aver favorito Salvini, confermando il voto in Giunta sul caso Gregoretti lunedì prossimo, 20 gennaio. Accuse che la forzista ha mandato fermamente al mittente, come confermato da uno sfogo della Casellati con i suoi collaboratori, che il Corriere della Sera ha registrato in un servizio: “Ho fatto solo il mio dovere – le sue parole – ho evitato che proprio la Giunta per le immunità non potesse esprimersi e la questione finisse direttamente in Aula: quello sì che sarebbe stato un vulnus che ho ritenuto di dover evitare con il mio intervento”. La Casellati ha poi aggiunto e concluso: “Ho compiuto due atti diversi e ho ricevuto pareri opposti dalle stesse persone, ma tutto è stato fatto soltanto per far funzionare le istituzioni”. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



GREGORETTI, CASELLATI ACCUSATA DI AVER FAVORITO SALVINI: IL COMMENTO DELL’EX MINISTRO

Scoppia la polemica nei confronti della presidente del Senato, Casellati, dopo che con il suo voto è risultata decisiva per confermare la data della votazione in Giunta, circa la decisione di far andare a processo l’ex ministro Salvini per la questione della nave Gregoretti. L’opposizione sperava in un posticipo della stessa, dopo le elezioni in Emilia e in Calabria, temendo in un vero e proprio boomerang elettorale, ma la forzista ha invece votato contro, confermando la data del 20 gennaio, lunedì prossimo. Sulla vicenda si è espresso stamane Salvini, che interpellato dai microfoni del Corriere della Sera ha spiegato: «Per quanto mi riguarda, io sono tranquillissimo. Soltanto, mi vergogno come italiano. Ma non vede l’enorme spreco di denaro pubblico? Io questa mattina sono andato a trovare il procuratore di Catanzaro Nicola Gratteri, con cui ho parlato della giustizia vera, dei sequestri alla criminalità e della lotta alla mafia. Il pensare che ci siano magistrati di una decina di tribunali in Italia che hanno tempo e denaro da perdere con me, che ho soltanto fatto il mio dovere, mi preoccupa in quanto italiano». Sulla Casellati, che il Pd ha definito “non più una carica imparziale dello Stato, ma una donna di parte”. «Ma è un’assurdità – prosegue il leader della Lega – Io credo che la cosa più squallida di questi giorni è la vergogna che provano il Pd e il M5S: vogliono mandarmi a processo ma sanno che è senza senso e dunque vorrebbero farlo dopo le elezioni in Calabria ed Emilia-Romagna. E se la prendono con la presidente…». Salvini ha incontrato la numero uno del Senato dopo il recente convegno Lega sull’antisemitismo: «Ho parlato con la presidente prima e dopo il convegno – ha confermato l’ex titolare del Viminale – a cui lei è venuta a portare il suo saluto. Ma abbiamo affrontato esclusivamente il tema della lotta all’antisemitismo». (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



GREGORETTI-SALVINI, CASELLATI DECISIVA: INSORGE L’ESECUTIVO

Sul caso Gregoretti la Giunta per le immunità del Senato si esprimerà il 20 gennaio. Questa la data in cui si voterà per l’autorizzazione a procedere nei confronti di Matteo Salvini. Lo ha deciso la Giunta per il regolamento, approvando l’ordine del giorno del centrodestra, nonostante scadano oggi i giorni perentori. Il voto della presidente del Senato Elisabetta Casellati, che si è espressa a favore, è risultato determinante. Nella Giunta, reintegrata di due senatori di maggioranza, si era 6 a 6, esclusa la presidente. A quest’ultima si è rivolto Andrea Marcucci, capogruppo Pd: «Alla fine ha gettato la maschera: ha votato insieme alla destra per convocare una Giunta illegale, contro il regolamento e contro il buon senso. È un fatto molto grave. Da oggi non è più considerabile una carica imparziale dello Stato, ma donna di parte». Dello stesso tono le dichiarazioni della senatrice M5s Alessandra Maiorino. «Con il suo voto con le opposizioni smette di essere arbitro e indossa la maglia di una delle squadre in campo».



CASO GREGORETTI, VOTO GIUNTA SU SALVINI IL 20 GENNAIO MA…

Dopo le polemiche scoppiate per il voto della Giunta sul caso Gregoretti, la presidente del Senato Elisabetta Casellati si è difesa, chiarendo di essersi espressa «solo ed esclusivamente per contemperare diverse previsioni del regolamento altrimenti confliggenti tra loro (artt. 29 e 135 bis)», così da «garantire la mera funzionalità degli organi del Senato». L’ex presidente del Senato Renato Schifani (Forza Italia) si è detto d’accordo: «Io avrei fatto lo stesso e avrei votato». In mattinata invece Matteo Salvini aveva detto a Telelombardia: «Andrò in quel tribunale a testa alta, sicuro di rappresentare la maggioranza del popolo italiano». Votare il 20 gennaio, a 5 giorni dalle elezioni regionali in Emilia-Romagna, spingerebbe Salvini a usare l’imputazione come arma di propaganda. E quindi si fa spazio l’ipotesi che i gruppi favorevoli al processo possano disertare la Giunta delle immunità il 20 gennaio, visto che in Aula l’esito potrebbe essere ribaltato dalla maggioranza che sostiene il governo. «Non lo so, ne ragioneremo. Di sicuro la Giunta si riunisce in modo illegittimo», ha confermato Marcucci.