Greta Beccaglia, 27 anni, è una giornalista televisiva divenuta suo malgrado famosa per essere stata molestata in diretta da un tifoso all’esterno dello stadio “Castellani” di Empoli. Una vicenda che nei mesi scorsi fece il giro del web e per la quale la ragazza ha denunciato il suo molestatore, un ristoratore di 45 anni, il quale si è poi scusato per il gesto attraverso un filmato mostrato in televisione.
Nel corso di “Generazione Z”, il programma di Rai Due condotto da Monica Setta e andato in onda nella seconda serata di martedì 24 maggio 2022, Greta Beccaglia ha asserito che, a mesi di distanza dalla denuncia, “ancora oggi le persone mi attaccano sui social per avere denunciato. Non me l’aspettavo…. Io ho deciso di denunciare dal primo momento e tutta Italia ne ha parlato, anche all’estero. C’è stato un autentico boom mediatico: inizialmente c’era tanta solidarietà nei miei confronti, poi è venuto fuori di tutto e di più. Sono stati giorni complessi e ho capito quanto sia difficile denunciare, ma questo è un problema che fa parte di quello che c’è intorno, di questa cultura maschilista difficile da gestire”.
GRETA BECCAGLIA: “NON È STATO SEMPLICE ANDARE AVANTI DOPO QUELL’EPISODIO”
Nel prosieguo di “Generazione Z”, Greta Beccaglia ha raccontato che l’uomo che la palpeggiò all’esterno dell’impianto sportivo toscano “mi chiese scusa mediante un video in televisione, ma di persona non l’ha mai fatto. La vicenda giudiziaria, nel frattempo, sta andando avanti: si sono concluse le indagini e vedremo poi cosa succederà al processo”.
Ciò che è certo è che “non è stato semplice continuare a lavorare dopo quanto avvenuto. In quel frangente mi sono state davvero accanto la mamma e la mia amica Francesca, senza la quale non avrei saputo gestire il tutto”. Per diventare giornalista Greta Beccaglia ha rivelato di avere iniziato a studiare, poi “col tempo mi hanno dato una mia trasmissione. Dentro Toscana Tv, dopo quell’episodio di molestia, non è cambiato nulla: non mi sono assentata neanche un giorno e tutti mi hanno trattato con rispetto”.